A chi frequenta il parco fiorentino può capitare di fare simpatici incontri con una fauna inaspettata

Bambini che imparano ad andare in bicicletta, amanti del fitness, coppie con cani a passeggio o semplicemente persone in cerca di relax… Il Parco delle Cascine è frequentato un pò da tutti i fiorentini che di questo luogo apprezzano la tranquillità e, specialmente in questo periodo estivo, la natura rigogliosa.

Come ad essere in una cartolina, tra i viottoli interni al parco si possono incontrare scoiattoli rossi che, con fare saltellante, accompagnano la corsa dei più sportivi e mattinieri.

Se leggendo i cartelli informativi sul percorso naturalistico ci si aspetta di osservare varie specie di uccellini come pettirossi e capinere rufolare tra il manto foglioso o planare da un ramo all’altro, non è invece banale osservare in libertà pappagalli variopinti che cinguettano allegramente tra le verdeggianti chiome degli alberi secolari.

Il parco infatti fu creato su volontà di Cosimo I dei Medici nel 1563 come tenuta di caccia e allevamento di bestiame per il fabbisogno della famiglia Medici. Da qui il nome di “Cascine” che deriva dal termine usato in passato per indicare un luogo adibito alla mungitura e alla produzione di formaggio.

L’area si estende su una superficie di ben 1,6 km2 che comprende tra l’altro campi da tennis, calcio, una piscina pubblica, un velodromo, un tiro a segno, un tiro con l’arco, due ippodromi di cui quello del Visarno sede di importanti eventi come il Festival Firenze Rocks.

Per raggiungere il parco è possibile scendere con la tramvia T1 Firenze-Scandicci alla fermata “Cascine” nei pressi dell’ippodromo oppure attraversarlo con l’autobus grazie alla nuova linea LC in vigore dal 29 giugno 2018 e che effettua le seguenti fermate: Piazzale Jefferson (unico capolinea con la fermata della tranvia) , viale olmi, piazzale Cascine, viale Aeronautica, piazzale dell’Indiano, viale Washington, viale Pegaso, viale Aeronautica, piazzale Cascine, Piazzale Jefferson.