FIRENZE – Orti in festa a Terra Futura, campagna di Legambiente per l’orticoltura

La campagna di Legambiente dedicata all’orticoltura e al verde urbano per trasformare le aree incolte inutilizzate in orti sociali per i cittadini

A Firenze nell’ambito della manifestazione Terra Futura consegna simbolica del kit al giornalista toscano Raffaele Palumbo

Ridisegnare l’immagine delle città attraverso gli orti urbani, non solo per restituire il verde ai centri urbani, ma anche per produrre cibi sani e di qualità. Orti in festa è la sfida che Legambiente ha lanciato, lo scorso 20 e 21 aprile in tutta Italia, e che è stata riproposta venerdì 17 maggio in occasione della manifestazione Terra Futura con la consegna simbolica del kit della campagna iXorto (IperOrto) al giornalista Raffaele Palumbo perché da sempre si è distinto per il forte impegno sui temi ambientali e sulla diffusione e promozione delle buone pratiche di orticoltura urbana e sociale.

E la sfida per delle città più “green” è stata accolta anche da Firenze dove nell’ambito dell’evento si è parlato di agricoltura urbana e di come Legambiente da anni promuove con una progettualità diffusa queste attività sul territorio italiano. L’obiettivo è quello di diffondere l’orticultura urbana dedicandosi ad un orto e alla rinaturalizzazione degli spazi verdi abbandonati. All’incontro erano presenti, oltre al giornalista premiato Raffaele Palumbo, Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana, Daniela Sciarra, coordinatrice nazionale settore agricoltura di Legambiente Maurizio Rossi presidente della Cooperativa sociale In rete Altremani che si è occupata di assemblare il kit per la campagna di Legambiente Orti in festa; e Domenico Canzioniero dello studio NDB-il marketing consapevole, di Bologna.

“Con Orti in Festa – hanno spiegato Fausto Ferruzza e Daniela Sciarra, rispettivamente presidente di Legambiente Toscana e Coordinatrice nazionale settore agricoltura di Legambiente – vogliamo rilanciare il valore ambientale, sociale e culturale degli orti, spazi verdi dove i cittadini, attraverso l’uso di metodi di produzioni sostenibili, possono coltivare ortaggi e ortofrutta. La coltivazione amatoriale dell’orto favorisce la coesione sociale e lo scambio di conoscenze e saperi, costituisce una valida risposta al desiderio di “sapere cosa si mangia”, è un’opportunità per investire positivamente il proprio tempo libero ed è una risposta all’eccessiva cementificazione. Da anni Legambiente promuove progetti di agricoltura urbana. Puntare sulla bellezza dei luoghi, dei gesti, dei comportamenti e delle idee è una chiave per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro”.

Secondo alcuni recenti studi, coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino allunga la vita. Partendo da questo semplice presupposto, molte città del mondo grazie all’agricoltura urbana stanno ridisegnando i propri spazi verdi e anche l’Italia non vuole essere da meno. Gli orti urbani sono ormai una realtà nazionale: nella Penisola sono ben 2,7 milioni gli italiani che si dilettano a coltivare un orto e il 38% di questi lo farebbe proprio per il suo potere rilassante (fonte Osservatorio Nomisma). Dati che indicano la voglia di un nuovo modo di progettare, organizzare e vivere il verde nelle città.

La campagna ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

fonte: Ufficio stampa Legambiente Toscana

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