FIRENZE – Omicidio via Condotta, killer identificati
FIRENZE – I presunti killer, che sarebbero gli autori dell’omicidio di ieri del 33enne georgiano Nodar Lomazde e del ferimento dello zio 55enne Avantandli Kervalishdli, sarebbero stati identificati dalle forze dell’ordine grazie alle telecamere di sorveglianza di alcuni negozi di via della Condotta in pieno centro a Firenze.
SPARTIZIONE DEL BOTTINO FINITA MALE? – La videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali, infatti, avrebbe ripreso due giovani che uscivano rapidamente dal portone dello stabile in cui è avvenuta l’aggressione finita in tragedia a colpi di coltello. Secondo quanto emerso, le vittime e gli aggressori sarebbero conoscenti. Infatti, l’omicidio potrebbe essere stato scaturito da una lite per la spartizione della refurtiva di alcuni colpi in appartamenti. La vittima, Nodar Lomadze, inoltre, sarebbe già stata nota alle forze dell’ordine con vari alias tanto che l’uomo sarebbe stato arrestato il 13 gennaio 2013 a Firenze dai Carabinieri per tentato furto in un negozio e per aver fornito false generalità. Infine, sarebbe stato poi scarcerato nel giugno scorso.
LA RICOSTRUZIONE – Nell’abitazione, la Polizia ha recuperato uno dei due coltelli usati per l’omicidio che gli assassini avrebbero preso da un cassetto della cucina. Il primo ad essere stato colpito sarebbe il 33enne. A questo punto sarebbe intervenuto lo zio che, per difendere il nipote, si sarebbe preso una ferita all’addome. Quest’ultimo è stato operato d’urgenza a Careggi e le sue condizioni sarebbero in netto miglioramento e non verserebbe più in pericolo di vita.
LE PROVE – Al momento dell’aggressione erano presenti nell’abitazione la moglie del ferito, una georgiana di 53 anni, e la nipote, connazionale di 45 anni. Entrambe avrebbero assistito alle fasi finali dell’aggressione. Tra le prove recuperate dalla Polizia a giro per Firenze ci sarebbero una scarpa persa da uno dei due aggressori per le vie del centro e, in seguito, i pantaloni insanguinati del presunto killer rimasto ferito a sua volta durante la colluttazione. Il cerchio si stringe intorno ai due killer.