Firenze, la nuova Specola raccontata da curatori e restauratori

A dieci mesi dalla riapertura lunedì 16 dicembre un incontro in Aula Magna sull’esposizione rinnovata e il restauro delle opere

Lo straordinario Museo La Specola, vero e proprio gioiello del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, ha contato oltre 57.000 ingressi dalla sua riapertura a fine febbraio scorso, avvenuta dopo importanti lavori di riqualificazione che hanno aggiunto 13 nuove sale espositive, per 700 metri quadri complessivi.

Il punto sull’impatto avuto dalla riapertura della Specola e sull’impegno messo in campo in termini di manutenzione e restauro delle preziose opere di arte e di scienza, con il fondamentale supporto di istituzioni, associazioni ma anche di singoli cittadini, sarà oggetto dell’incontro “Opere e restauri al Museo La Specola” in programma lunedì 16 dicembre nell’Aula Magna del Rettorato (ore 14.30 – piazza San Marco, 4 Firenze).

Apriranno l’incontro la rettrice Alessandra Petrucci, la soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure Emanuela Daffra, la presidente di Friends of Florence Simonetta Brandolini D’Adda, il presidente del Sistema Museale di Ateneo (SMA) David Caramelli e la direttrice tecnica dello SMA Lucilla Conigliello. Le curatrici e i curatori delle collezioni insieme ai restauratori illustreranno le opere e gli interventi effettuati sulle cere anatomiche, i modelli scomponibili, le cere botaniche, i busti e la collezione zoologica. In programma anche la prima proiezione di uno speciale video documentario, realizzato dal Laboratorio multimediale di Ateneo, che illustra i lavori realizzati.

“Nel centenario dell’Ateneo – afferma la rettrice Alessandra Petrucci – la riapertura della Specola ha rappresentato un evento di grande rilievo, reso solenne anche dalla visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La valorizzazione del nostro patrimonio scientifico e culturale ha suscitato vivo interesse e sta riscuotendo grande successo di pubblico”.

 “In occasione della riapertura della Specola – spiega il presidente dello SMA David Caramelli – sono stati restaurati 360 reperti e manutenuti oltre 4600 esemplari zoologici. Mi preme sottolineare l’aiuto ricevuto dai nostri sostenitori, in particolare  da Friends of Florence, finanziatore dei restauri di numerose cere botaniche  e dei dipinti di Bartolomeo Bimbi. I nostri vivi ringraziamenti si estendono anche all’Opificio delle Pietre Dure, che ha curato il restauro di altre piante in cera, tavole botaniche e del modello anatomico in cartapesta dell’Auzoux, oltre al monitoraggio costante delle nostre preziose cere anatomiche”.

“Dopo questi mesi straordinari – afferma ancora il presidente SMA David Caramelli – ci avviciniamo al 250° anno dalla fondazione del Museo di Storia Naturale, che sarà festeggiato con molteplici iniziative per il pubblico. A questo nuovo appuntamento la  Specola si sta preparando con l’allestimento dei depositi delle collezioni di studio dei mammiferi, il restauro dei rettili e dei pesci in esposizione, l’aggiornamento degli apparati didattici del percorso storico di Zoologia, la nuova illuminazione nel Salone degli scheletri. La Specola non si ferma e vuole ancora stupire i suoi affezionati visitatori”.

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