FIRENZE – Arrestati autori omicidio via della Condotta

FIRENZE – Credevano di averla fatta franca scappando in Germania, ma così non è stato. Alla fine, la squadra mobile della Questura di Firenze è riuscita ad arrestare a Panketal, nel Land del Brandeburgo, i due presunti autori dell’omicidio e del tentato omicidio di via della Condotta del 18 luglio scorso. Si tratta di due cittadini georgiani, N.L. di 29 anni e T.T. di 23 anni, che sono stati individuati come i possibili autori dell’omicidio del 33enne georgiano Nodar Lomazde e del ferimento del 55enne Avantandli Kervalishdli, colpiti da numerose coltellate.

L’ARRESTO – Dopo essere scappati per il centro di Firenze, i due georgiani si erano resi irreperibili. Al termine delle intense attività investigative della squadra mobile, dirette e coordinate dal pm Leopoldo De Gregorio, le forze speciali tedesche insieme alla Polizia italiana sono riuscite ad arrestare i due latitanti in effetto di un mandato di arresto europeo. L’operazione è stata condotta dall’“Ufficio Sirene”, l’ufficio europeo che gestisce la cattura dei latitanti, e dall’Interpol e adesso sono state avviate tutte le procedure per l’estradizione.

TESTIMONIANZE – Fondamentali per arrivare all’arresto dei due giovani georgiani sono state le testimonianze di due donne connazionali che si trovavano all’interno dell’appartamento al momento del delitto. Una delle due donne, richiamata dalle urla, avrebbe dichiarato agli inquirenti di aver visto i due arrestati brandire dei coltelli, colpendo le vittime per poi fuggire. Da qui sono partite le indagini, condite dalle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza del Comune di Firenze e di altre strutture private nelle vicinanze dell’appartamento di via della Condotta.

GERMANIA – Individuati i presunti autori dell’omicidio e del tentato omicidio e ricostruito il percorso da loro compiuto per la fuga in centro, la Polizia ha proceduto all’identificazione ed alle intercettazioni telefoniche di parenti e amici vicini ai due georgiani e delle persone legate alle vittime. Dall’elaborazione delle informazioni ottenute dalle intercettazioni, gli inquirenti sono arrivati a un domicilio tedesco dove sono stati scovati i due fuggitivi.

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