Fiorentina-Atalanta 0-0, altra chance sprecata dai viola
Giornata primaverile con 18 gradi e cielo terso a Firenze per questa domenica al Franchi. Squadre che si trovano oltre la metà della classifica in cerca di punti preziosi per tentare di risalire posizioni più prestigiose. Per la squadra di casa si tratta di un vero e proprio test, con un Sousa chiamato a portare a casa 3 punti per dimostrare ai tifosi che una partenza incerta sia solo un piccolo effetto collaterale di ferie, evidentemente, troppo rilassanti. Gasperini, di contro, conta con il suo team di guadagnare almeno un punto approfittando proprio del momento di stanchezza della Viola.
PRIMO TEMPO – Sembra promettere bene, quando dopo 4 minuti Borja Valero crossa in mezzo e nel mucchio e l’azione finisce con un salvataggio di Berisha sulla linea. Ancora Fiorentina che prova con Babacar prima, anticipato dall’estremo difensore nerazzurro e con Kalinic poi, che sceglie l’azione personale, ignorando un buon inserimento del compagno senegalese, per concludere sopra la traversa. La partita prende ritmi blandi, la stanchezza coglie la squadra di casa che commette numerosi errori di posizione e spesso anche passaggi semplici. Brava l’Atalanta ad approfittare delle incertezze gigliate, portandosi nei pressi dell’area di rigore,ma non riuscendo però mai a concludere.
A metà del primo tempo, i viola calano di rendimento fisico e sulle fasce i bergamaschi penetrano agilmente con Kessiè a sinistra e Conti a destra. Quest’ultimo si “beve” Milic più volte, una delle quali con uno sfrontato tunnel che lascia il Croato spaesato come un daltonico che gioca a twister. Nei viola solo Kalinic cerca di dare un senso alla partita, provando a mettersi in mostra, più che a trovare il gol, con conclusioni prevedibili o improbabili come un colpo di testa loffio da fuori area capace di impensierire solo i piccioni. Quando Damato fischia la fine dei primi 45 minuti senza recupero, per alcuni è una liberazione e per la Fiesole è il momento di far sentire il disappunto a suon di fischi e urla non incoraggianti. Se questa parità era un test, come premesso, al momento la bocciatura è inevitabile.
SECONDO TEMPO – Il ritmo sembra essere lo stesso della prima metà e per avere un momento di emozione dobbiamo aspettare il sesto minuto quando Sanchez appoggia la mano sul volto di Kurtic e lo allontana con arrogante indifferenza, praticando quello che a Firenze viene chiamato il “gabbione”. Il pubblico rumoreggia e tifosi dichiarano di aver visto lo stesso Sanchez assieme a Bernardeschi la sera prima ad una serata inaugurale di un noto locale fiorentino e comunque di lì a due minuti il numero 6 viola viene sostituito. L’Atalanta gioca di rimessa e sembra essere una tattica efficacie, perché riesce ad arrivare al tiro sfiorando il gol dell’ex proprio con Kurtic che aveva la possibilità di vendicarsi dell’umiliazione subita poco prima a metà campo.
Al quattordicesimo Sousa effettua un doppio cambio e inserisce Tello e Vecino nella speranza di ottenere una spinta e sembra che qualcosa sia cambiato perché proprio i due vanno a conclusione rispettivamente al 17esimo e al 21esimo, con un Berisha in grande spolvero che salva in angolo. Nel frattempo dalla curva Fiesole si solleva il coro “odio Bergamo”, mentre qualche tifoso ospite sommessamente fa presente che anche Orciano Pisano non sia un granché. Poi il buio. Il pendolo oscilla per venti minuti tra noia e tristezza, fino al 36esimo quando un rimbalzo improbabile fa finire il pallone sul volto di un Kalinic disorientato, rischiando così il gol beffa 2016-2017, che probabilmente sarebbe anche l’unico modo per far tornare al gol l’attaccante viola. A 7 minuti dal termine regolamentare, Zarate trova spazio al posto di un Babacar che esce scontento, forse per la pessima prestazione, forse per non essere stato invitato dai compagni la sera prima alla festa. Neanche il nuovo entrato riesce comunque a dare ossigeno ai padroni di casa e l’ultima azione del match appartiene ai bergamaschi con Gomez che spara alto da destra.
Damato effettua il triplice fischio e la Fiesole ne aggiunge milioni. Assordanti. I fischi accompagnano la squadra viola fino all’entrata del tunnel che porta agli spogliatoi e probabilmente continueranno nelle menti dei calciatori anche per le prossime notti. Un punto a testa che non serve a nessuno.
Il tabellino.
Fiorentina: Tatarusanu, Salcedo, Gonzalo (C), Astori, Bernardeschi, Sanchez, Badelj, Milic, Babacar, Borja Valero, Kalinic. All. Paulo Sousa. A disposizione: Lezzerini, Dragowski, De Maio, Tomovic, Diks, M.Olivera, Vecino, Cristoforo, Chiesa,Tello, Zarate, Hagi
Atalanta: Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Conti, Kessiè, Freuler, Dramé, Kurtic, Petagna, Gomez (C)
All. Gian Piero Gasperini. A disposizione: Sportiello, Bassi, Migliaccio, Raimondi, Gagliardini, Grassi, Carmona, Spinazzola, Stendardo, Paloschi, Pinilla, D’Alessandro
Arbitro: Damato di Barletta.
Assistenti: Valeriani, Del Giovane, Doveri, Aureliano, Dobosz
Note: Spettatori paganti 7.375. Incasso 94.799 €. Abbonati 20.154. Quota abbonati 308.120 €. Spettatori totali 27.529. Incasso totale 402.919 €. Corner: ATA ST 19’ 42’; FIO 17’ – 19’ – ST 5’ 17’ 21’. Ammoniti: ATA 8’ Caldara – ST 34’ Gagliardini; FIO 14’ Badelj – ST 21’ Astori 26’ Vecino. Sostituzioni; ATA ST: Caldara out – Stendardo in (1 ) 23’ Kurtic out Gagliardini in; (44’) out Gomez in D’Alessandro. FIO ST: Sanchez out Vecino in(14); Milic out Tello in(14); Zarate in Babacar out (38’).