FERROVIE – Ancora ritardi e treni soppressi in Valdarno
VALDARNO (Firenze) – Sarebbe stato un guasto nella fermata di Tuoro sul Trasimeno, in provincia di Perugia, all’origine della mattinata di passione che ha coinvolto ben dieci convogli sulla linea che dall’Umbria arriva fino a Firenze passando per il Valdarno fiorentino. Secondo Trenitalia, l’InterCity 580 Terni-Milano avrebbe accumulato 180 minuti di ritardo, cinque treni regionali tra i 20 e i 180 minuti di ritardo, mentre altri quattro convogli locali sarebbero stati limitati nel loro percorso e sostituiti da autobus, soprattutto tra le stazioni di Passignano sul Trasimeno e Terontolo.
I ritardi sono stati immediatamente denunciati dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, nel cui gruppo su Facebook sono state postate anche alcune foto (vedere gallery in basso). E, tra i pendolari, c’è anche l’ex consigliera comunale di Figline Valdarno, Valentina Trambusti, che si fa promotrice di un’eventuale «class action contro Ferrovie dello Stato per chiedere giustizia contro l’ennesimo ritardo del treno 3152 delle 8.07 di Figline proveniente da Foglino e diretto a Firenze che ieri ha accumulato il record di 185 minuti di ritardo. Dall’inizio del mese a oggi – sottolinea – la linea che collega il Valdarno a Firenze ha accumulato ritardi inaccettabili per quasi 300 minuti e siamo solo a metà gennaio. L’ennesimo ritardo di stamattina ha causato il sovraffollamento del treno successivo delle 8.34 trasformando il viaggio verso Firenze nella solita odissea che tutti ormai conosciamo: carrozze sovraffollate, mancanza d’ossigeno e coincidenze con Prato, Sesto e Rifredi completamente sballate. Senza contare che il disservizio ha paralizzato la linea causando ritardi a catena anche agli intercity con direzione Milano.
I ritardi – continua – probabilmente sono stati causati da problemi tecnici slla linea da Foglino a Montevarchi ma quello che stupisce è la totale assenza di strategie per tamponare il disservizio. Come ad esempio il rilancio dei treni metropolitani dedicati al collegamento del Valdarno con il capoluogo come avviene del resto per l’empolese con la linea Valdelsa – Porta a Prato. Se non saranno presi provvedimenti immediati – conclude Trambusti – ci vedremo costretti a fare un esposto alla Procura della Repubblica».