Dal MiBACT 50 milioni per i musei non statali: la soddisfazione dell’Associazione Nazionale Case della Memoria

Buone notizie per tutti i musei non statali. Anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria, che conta nella sua rete 79 soci non statali, plaude all’iniziativa del Mibact dedicata a tutte queste realtà culturali diffuse in maniera capillare sul territorio nazionale.

Nei giorni scorsi, il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha annunciato di aver firmato il decreto che avvia le procedure per il riparto di 50 milioni di euro a sostegno dei musei e dei luoghi della cultura non statali. Si tratta di risorse provenienti dal Fondo emergenza imprese culturali, istituito con il decreto “Rilancio” varato dal Governo a marzo.

«Nel pieno rispetto della Costituzione – ha dichiarato il Ministro Franceschini – lo Stato interviene in aiuto delle tante realtà culturali diffuse sul territorio che, insieme ai musei del MiBACT, costituiscono il sistema museale nazionale, custode del patrimonio culturale italiano e potente attrattore di turismo di qualità. Si tratta di realtà culturali che stanno vivendo un momento molto difficile e devono trovare il massimo sostegno da parte delle istituzioni».

Le risorse saranno destinate ai musei civici, ai musei diocesani e agli altri musei e luoghi della cultura non statali pubblici o con personalità giuridica che faranno domanda. Saranno ripartite in misura proporzionale ai minori introiti derivanti dalla vendita di biglietti nel periodo che va dal 1° marzo al 31 maggio 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019.

Nelle scorse settimane, l’Associazione Nazionale Case della Memoria insieme a Fondazione Musei Senesi e ai Musei di Maremma avevano inviato al Ministro un appello e promosso una petizione pubblicata su Change.org proprio per accendere i riflettori sui musei non statali. Al Mibact si chiedeva di sostenere e rilanciare i musei non statali nella cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Covid-19.

«Accogliamo con favore questa notizia – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – riteniamo che rappresenti un’iniezione di fiducia per tutte le nostre case socie che in questo periodo stanno facendo tanto per la riapertura al pubblico in sicurezza. Ci auguriamo che il ruolo delle case museo e delle piccole realtà continui a essere riconosciuto e valorizzato a tutti i livelli».

«Speriamo che questo provvedimento possa contribuire a dare una boccata d’ossigeno a tutte le realtà che fino a oggi hanno resistito tra mille difficoltà – aggiunge Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria –. Auspichiamo che il supporto a queste realtà non si trasformi in un’eccezione ma possa diventare regola. È necessario che sia riconosciuto il ruolo del nostro patrimonio diffuso nel processo di valorizzazione del territorio».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio