Da Nord a Sud, ecco i prezzi per una vacanza primaverile nei luoghi dello street food italiano

Si va dai 150 euro a notte per gli scartossi di pesce veneziani, ai 60 euro per assaggiare la carne di cavallo a Catania 

La bella stagione è iniziata e la primavera mette voglia di trascorrere le prime giornate di sole all’aperto, magari gustando le prelibatezze che solo un Paese come l’Italia offre. Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it), il portale leader in Italia per gli affitti turistici, propone un tour gastronomico all’insegna del buon cibo di strada, rivelando quanto costa affittare una casa vacanze nelle località dello street food italiano.

street food2 Lo studio ha analizzato i prezzi disponibili sul portale per il periodo che va dal 21 marzo al 30 aprile 2015 e ha calcolato quanto spenderebbe a notte, in media, un gruppo di quattro persone.

Partendo dalle Dolomiti, il tour del cibo di strada comincia dai Bretzel, i simpatici panini che si trovano nella provincia di Bolzano dalla curiosa forma attorcigliata: per una notte in casa vacanza qui si spendono mediamente 95 euro. Gli amanti della montagna a primavera, delle passeggiate e dell’aria pulita possono recarsi in Valtellina, dove una notte in casa vacanza costa un po’ meno, 90 euro; dopo una lunga camminata fra i sentieri, niente di meglio che ristorarsi con gli Sciatt, frittelle ripiene di formaggio tipiche di questa zona.

Rimanendo al Nord, ma spostandoci verso il mare, per le calli di Venezia sono molti i turisti che passeggiano tra le bellezze della città con in mano degli invitanti Scartossi di pesse, i coni di carta ripieni di pesce fritto della laguna. Per questo succulento spuntino, e per le meraviglie dei canali, si deve essere disposti a spendere un po’ di più: i prezzi medi, in questa stagione, ammontano a 150 euro a notte. Sempre sul mare, ma sull’altro versante dell’Italia, troviamo Recco, in provincia di Genova, e la sua celeberrima focaccia: qui i prezzi sono notevolmente più contenuti e per affittare una casa vacanze bastano 85 euro a notte.

A Firenze, spendendo 110 euro a notte, è possibile fare tappa presso uno dei botteghini che prepara il lampredotto: non proprio cibo da turisti, certo, ma un panino che racconta la storia e la vita dei fiorentini molto meglio di un libro. A Livorno si spende molto meno, 60 euro, per assaggiare il cinque e cinque, un tipico panino farcito con una sottile torta a base di ceci. Tra le proposte dei luoghi dello street food italiano non poteva mancare la piadina, uno dei nostri simboli gastronomici più conosciuti: una notte in una casa vacanze a Rimini, terra d’elezione per questo prodotto, costa mediamente 65 euro.

streetfood6Per chi vuole visitare Roma in primavera e godersi i suoi capolavori prima che arrivi il grande caldo estivo, una notte costa mediamente 100 euro: immancabile la tappa in una delle gastronomie che preparano i famosi supplì o la pizza romana, quella molto alta e spugnosa. Basta molto meno, 65 euro a notte, nella zona dei Castelli Romani: qui i panorami sono mozzafiato, tra boschi e laghetti che in primavera offrono il loro aspetto migliore, e per goderseli a pieno niente di meglio che un buon panino con la porchetta all’aria aperta.

Per gli amanti della carne, di quella appena arrostita e fumante, il Sud Italia offre molte possibilità in questi giorni di primavera: in Abruzzo, per esempio, a Pescara, si potrebbero andare ad assaggiare i famosi arrosticini senza spendere troppo per il soggiorno (70 euro a notte). La Puglia, invece, va citata con le bombette della valle d’Itria: a Cisternino, paesino in provincia di Brindisi, per assaggiare questi deliziosi involtini serviti nei coni di carta una notte in casa vacanze costa in media 85 euro. La Sicilia offre ben due località per chi ama i sapori forti della carne e vuole osare: Catania è molto famosa per le grigliate all’aria aperta in giro per la città e che offrono involtini e polpette di cavallo (“Arrusta e Mangia”). Nella città dell’elefante, una notte costa mediamente 60 euro; leggermente più alti i prezzi di Palermo, 70 euro a notte, dove la vera chicca è u pani ca meusa, un panino ripieno di milza cotta nello strutto, condita con limone e ricotta salata. Ma chi visita Palermo non può rinunciare al panino con le panelle e alle arancine (disponibili anche in versione “bomba”).

Per chi alla carne preferisce i carboidrati, allora i posti giusti da visitare a Sud in primavera per assaggiare delle vere e proprie delizie a base di farina sono Bari e Napoli. Nel capoluogo pugliese una notte in case vacanza costa mediamente 65 euro e, oltre al giro della città e dei dintorni, si può godere della focaccia barese, una delizia croccante ai bordi e soffice al centro e ricoperta di pomodorini e olive. A Napoli, bellissima da visitare in primavera quando ancora non fa molto caldo, troviamo lo street food più famoso del mondo, un vero e proprio marchio del nostro Paese all’estero, la pizza. Per assaggiare quella vera e, perché no, anticiparla con uno spuntino “light” a base di zeppoline e montanare, servono 90 euro a notte.

Di seguito le località dello street food con i relativi prezzi medi per l’affitto di una casa vacanze:

Street Food Località Prezzo medio a notte
Scartossi di pesse Venezia 150 €
Lampredotto Firenze 110 €
Supplì e pizza romana Roma 100 €
Bretzel Prov. Bolzano 95 €
Pizza e fritti Napoli 90 €
Sciatt Valtellina 90 €
Focaccia di Recco Recco (GE) 85 €
Bombette Cisternino (Br) 85 €
Arrosticini Pescara 70 €
Pani ca meusa, panelle e arancine Palermo 70 €
Piadina Rimini 65 €
Focaccia barese Bari 65 €
Panino con la porchetta Castelli Romani 65 €
Involtini e polpette di cavallo Catania 60 €
Cinque e cinque Livorno 60 €

 

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