Criminalità e corruzione in Toscana, dichiarazione Capogruppo regionale FI Maurizio Marchetti
«Credito, rifiuti, costi d’impresa, lavoro: cosche insinuate nelle falle lasciate aperte dalle politiche regionali, da noi sempre indicate»
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti analizza gli esiti del terzo Rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione curato dalla Scuola Normale superiore di Pisa su incarico della Regione e presentato nella giornata di ieri.
«Il terzo Rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione, curato dalla Scuola Normale superiore di Pisa su incarico della Regione e presentato oggi non fa purtroppo che confermare i nostri timori. Nelle falle lasciate aperte dalle politiche regionali di Pd e sinistre che abbiamo sempre storicamente indicato, oggi si insinuano le cosche e le organizzazioni legate alle mafie storiche».
«Se da queste organizzazioni criminali tentacolari la Toscana viene vista come terra di conquista, evidentemente è perché il nostro territorio è stato reso attrattivo per queste piovre, anziché per le energie sane. Credito, servizi, abbattimento dei costi d’impresa, occupazione e ciclo dei rifiuti sono temi su cui da anni chiediamo al governo regionale di stringere senza sacrificare la strategizzazione di cui la Toscana ha bisogno anche sotto il profilo infrastrutturale e impiantistico al totem del consenso. Questo è il risultato: se la politica non fa, ecco che in quelle smagliature si insinua chi può supplire con l’illecito. E’ una responsabilità politica grave che oggi paghiamo in termini di infiltrazioni mafiose nelle nostre terre e nei nostri sistemi produttivi. Un’infezione che non sarà poi facile eradicare».