Coldiretti e Lega Pro presentano il menù contadino a Km 0 per squadre di calcio e tifosi
La Coldiretti e i contadini italiani scendono in campo negli stadi per la promozione del cibo e del vero Made in Italy.
Per la prima volta una squadra di oltre 11mila tra fattorie, mercati e agriturismi di Campagna Amica si lega al mondo del calcio per la promozione del cibo a KM0. La Lega Pro ha siglato un’intesa per la valorizzazione fra tifosi e calciatori delle migliori produzioni agroalimentari del territorio.
L’intesa firmata a Firenze dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dal Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, alla presenza del Presidente della FIFA Gianni Infantino e del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, prevede una collaborazione su un ampio progetto sulla sana e corretta alimentazione nello sport rivolto a bambini, ragazzi e tutti gli appassionati di calcio che frequentano gli stadi.
In ogni partita della stagione Lega Pro 2019/2020 le squadre e i loro tifosi delle diverse regioni d’Italia avranno l’occasione di conoscere e provare il patrimonio agroalimentare del territorio con un viaggio fra i gusti conservati e protetti da generazioni di agricoltori nelle campagne.
Grazie alla Coldiretti ci sarà un nuovo menù a disposizione dei vari tifosi negli stadi, non più solo hot dog e noccioline, patatine e popcorn ma anche prodotti tipici del territorio, dai salumi ai formaggi dal pane alla frutta e alla verdura di stagione.
“L’obiettivo – spiega il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi – è orientare i consumatori verso scelte alimentari corrette e sicure, nel rispetto della stagionalità con prodotti 100% Made in Italy della rete di Campagna Amica che garantisce l’identità, l’origine e la tracciabilità di tutta la filiera dal campo alla tavola”.
In ogni partita della Lega Pro sarà presente oasi del gusto degli agricoltori di Coldiretti con la partecipazione degli agrichef di Campagna Amica con i propri prodotti.
“La dieta mediterranea – evidenzia Filippi – è stata dichiarata la migliore dieta al mondo nel 2019 sulla base del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori, vincendo la sfida tra 41 diverse alternative grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute”.
La dieta mediterranea ha consentito all’Italia avere un’aspettativa di vita tra le più alte a livello mondiale con 80,8 anni per gli uomini e 85 per le donne a conferma della bontà di un regime alimentare che rispecchia il valore e la grande varietà enogastronomica italiana.
“Acquistare prodotti locali è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione – spiega il Presidente Filippi – si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che anche nella nostra regione sono diventati – conclude Filippi – non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.