Città metropolitana: in arrivo finanziamenti per l’Arno
120 milioni dal Governo per la difesa del suolo.
Una Conferenza unificata Regione-Città Metropolitana per le grandi decisioni sul territorio. Relazione del Sindaco Nardella al Consiglio metropolitano
Il Sindaco Metropolitano Dario Nardella informa sulla proposta di legge regionale di riorganizzazione delle Province e sulle deleghe della Città Metropolitana: parte rilevante delle richieste della Città è stata accolta nella legge. Regione e Città Metropolitana stipulano intese che possono intervenire sul Piano strategico regionale.
Strumento innovativo è la conferenza unificata Regione-Città Metropolitana, luogo di decisione, obbligatorio in settori come tutela paesaggistica e territoriale, formazione, investimenti sulle infrastrutture, economia. Si tratta di una formula nuova, ha spiegato Nardella, che si ispira alla conferenza Stato-Regioni. Di fatto si è dato vita a una “sistema a doppia chiave”: una ce l’ha la Regione e l’altra la Città Metropolitana. E’ un modello positivo e virtuoso di collaborazione.
Dunque si può avviare la ricollocazione del personale con la Regione, con modalità non lesive o penalizzanti per i dipendenti la cui professionalità va tutelata. Riconosciuta intanto la possibilità per la Città metropolitana di accedere a finanziamenti regionali per alcuni ambiti.
Il Governo è disposto ad investimenti. Un primo stralcio di 120 milioni di euro va alle Città Metropolitane, un fetta consistente dei quali per Firenze che serviranno per Cassa di Figline, la diga di Levane, l’alveo urbano di Firenze e gli affluenti a Firenze e nella Piana.
Quando sarà definito il quadro nazionale, ha sottolineato il Sindaco Nardella, si procederà alla stesura del Bilancio. Il Vice Sindaco metropolitano Brenda Barnini, che ha le deleghe per il Bilancio e il Personale, avvierà incontri con i sindacati sulla questione dei dipendenti. Parallelamente sarà avviato il lavoro sul Piano strategico dando vita a processi importanti di partecipazione.
I consiglieri Riccardo Lazzerini (Territori Beni Comuni) e Massimiliano Pescini (Pd), intervenendo dopo l’intervento di Nardella, si sono espressi per la valorizzazione delle risorse umane nell’ambito dei nuovi compiti attribuiti dalla legge. Quindi si è aperta discussione per approvare il Piano di prevenzione della corruzione, strumento – secondo Nardella – “per formare un nuovo approccio della Pubblica amministrazione. Dove c’è più semplicità e trasparenza lì c’è un governo migliore. Tutti i cittadini devono poter capire il contenuto degli atti”.