Bando Dsu per borse studio e alloggio, soglie Isee più alte e importi adeguati all’inflazione
Soglie Isee innalzate, importi delle borse adeguati all’inflazione. Un aumento atteso di beneficiarie e beneficiari pari a 600/650 persone, rispetto ai 14.229 dell’ultimo anno accademico. Sono le principali novità del bando borse di studio e posti alloggio dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2023/24. Il bando segue gli indirizzi indicati dalla Regione nell’ambito di recenti decreti ministeriali, che prevedono adeguamenti per l’aumento dei prezzi e dei costi energetici. Termine per la presentazione delle domande: ore 13 del prossimo 6 settembre.
Le caratteristiche del bando – promosso nell’ambito di Giovanisì, progetto regionale per l’autonomia dei giovani – sono state illustrate stamani in conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze dal presidente Eugenio Giani, dall’assessora a Università, ricerca e diritto allo studio universitario Alessandra Nardini e dal presidente del Dsu Toscana Marco Del Medico. Presenti anche il rettore dell’Università di Siena Roberto di Pietra, la prorettrice dell’Università di Firenze Ersilia Menesini e il direttore del Conservatorio Cherubini di Firenze Giovanni Pucciarmati.
La soglia Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, passa a 25mila euro (da 24.335,11), consentendo la partecipazione ad un numero maggiore di studentesse e studenti. In media gli importi delle borse crescono dell’8,1%, oscillando tra i 170 e 366 euro a seconda delle tre fasce Isee previste dal bando e dalla condizione di iscritte e iscritti (se in sede, pendolari o fuori sede). Nella fascia intermedia di reddito Isse, la borsa varrà 6.657 euro per i fuori sede (dai 6.340 dello scorso anno), 3.890 euro per i pendolari (da 3600 euro), 2.683 euro per chi studia “in sede” (rispetto ai 2.490 euro dell’anno accademico 2022/2023).
Confermate condizioni più favorevoli per studentesse e studenti con disabilità, studentesse iscritte a corsi Stem o con doppia iscrizione, studentesse e studenti indipendenti. In quest’ultima categoria rientreranno anche i cosiddetti “Care leavers”, coloro che vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento di tutela dell’Autorità giudiziaria. Confermato anche il contributo affitto – 3000 euro per borsa annuale, 1500 per quella semestrale – agli assegnatari di posto alloggio che, in attesa della convocazione in una residenza universitaria Dsu, trovano sistemazione nel mercato privato.
Il bando è finanziato anche con 10 milioni e 600mila euro di risorse del fondo sociale europeo e cofinanziamento regionale, che si aggiungono ai finanziamenti assicurati dalla Regione per il funzionamento del Dsu e agli stanziamenti statali. Il fabbisogno aggiuntivo richiesto dai decreti ministeriali per gli adeguamenti, circa 7 milioni di euro, è stato coperto interamente attraverso risorse regionali.
“La Toscana – afferma il presidente Eugenio Giani – conferma il proprio impegno sul diritto allo studio universitario e assicuriamo doverosi adeguamenti di fronte alla corsa dei prezzi e dei costi che stiamo vivendo da alcuni mesi. La nostra Regione è terra di diritti e di eccellenze universitarie, per questo crediamo che la politiche per consentire a tutti di studiare siano centrali. I finanziamenti che riserviamo al settore universitario sono un investimento sul futuro e in questo ambito non abbiamo alcuna intenzione di far mancare il supporto della Regione. La Toscana resta una delle principali Regioni erogatrici di servizi per il diritto allo studio universitario con Giovanisì, il nostro progetto regionale per l’autonomia dei giovani che viene preso a modello da tante regioni d’Europa”.
“Il diritto allo studio universitario – ha osservato l’assessora Nardini – è un pilastro delle politiche regionali e anche quest’anno abbiamo lavorato con determinazione per assicurare le risorse necessarie. Nel bando voglio segnalare l’aumento del valore delle borse studio e l’innalzamento della soglia Isee di accesso, cosa che consentirà di coprire una platea più ampia di beneficiarie e beneficiari. In Toscana da anni non esiste la figura della studentessa e dello studente idoneo non beneficiario: tutte e tutti coloro che ne hanno i requisiti si vedono garantiti la borsa studio. Non vogliamo fare passi indietro, solo passi avanti”. Nardini ha poi sottolineato come “la Regione abbia dovuto fronteggiare anche l’aumento delle spese di gestione, dovute a inflazione e rincaro costi energia per residenze universitarie e mense” aggiungendo che “abbiamo sollecitato la Ministra Bernini affinché il Governo sostenesse con noi questo sforzo, anche alla luce del fatto che le risorse nazionali del FIS e quelle del PNRR non sono state comunque sufficienti a coprire l’aumento del valore delle borse e innalzamento della soglia Isee di accesso, ma, dopo settimane di attesa, all’incontro con le Regioni la Ministra era assente ed era presente sono la struttura tecnica del Ministero e non è arrivata nessuna indicazione rispetto alle risorse aggiuntive che chiediamo”
“Il bando – dichiara il Presidente Dsu Toscana Marco Del Medico – conferma l’incisività del sistema del DSU toscano nel sostegno agli studenti universitari più meritevoli e privi di mezzi economici, risultando per servizi ed investimenti fra i migliori e più inclusivi d’Italia. Quest’anno l’accesso ai benefici è esteso ad una platea più elevata di potenziali fruitori grazie all’innalzamento delle soglie Isee di accesso ed è stato incrementato il valore economico della componente monetaria della borsa di studio, grazie agli indirizzi regionali e alle risorse messe a disposizione. A questo si aggiunge un notevole sforzo gestionale per confermare le semplificate procedure burocratiche di presentazione della domanda per gli universitari provenienti da altri paesi ed un migliore processo informativo e comunicativo su queste opportunità”.
Per tutti i dettagli sui requisiti di partecipazione, presentazioni, scadenze: www.dsu.toscana.it