Attacchi agli ATM: nuovo approccio integrato ed efficiente nella lotta al crimine
La Questura di Firenze ha organizzato un evento a porte chiuse dal titolo “Lotta alle frodi sugli ATM: analisi dello scenario, strategie e azioni comuni” per promuovere un confronto costruttivo fra banche, istituzioni e operatori di settore su un fenomeno in preoccupante aumento a livello nazionale ovvero le frodi e gli attacchi agli ATM.
Gli attacchi agli ATM sono attuati generalmente con esplosivi, solidi o gassosi, o con ruspe. Le frodi possono essere realizzate con sistemi meccanici (cash trapping), che bloccano l’uscita del contante dal Bancomat, o con sistemi elettronici che carpiscono in modo fraudolento i dati magnetici delle carte e le password. In crescita anche i raggiri ai clienti che stanno effettuando l’operazione allo sportello automatico per sottrarre i contanti appena ritirati.
In Italia nel 2013 sono stati 516 gli attacchi (mezzi meccanici o esplosivi) agli ATM ovvero più 19,7% rispetto al 2012 (Dati OSSIF rilasciati in occasione dell’evento ABI Banche e Sicurezza 2014) e nel primo trimestre 2014 si sono già verificati 173 attacchi con un aumento del 37% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente ( Elaborazione su dati OSSIF). Inoltre nel 2013 sono state 1.053 le segnalazioni di manomissioni agli ATM: 55,1% di cash trapping, 44,2% le compromissioni dati carte; 0,4% cattura carte e 0,4 altro (Dati Consorzio Bancomat rilasciati in occasione dell’evento ABI Banche e Sicurezza 2014).
“Il seminario, riservato agli addetti al settore bancario, rappresenta – ha detto il Questore Raffaele Micillo – un momento di condivisione del patrimonio conoscitivo della Polizia, dei tecnici e delle società di gestione dei bancomat, volto ad arginare i casi di clonazione delle carte e di manomissione degli sportelli attraverso un intervento tempestivo delle forze dell’ordine in situazioni di rischio”
“Oggi ci muoviamo in un contesto in cui forze dell’ordine, banche e operatori di settore intervengono senza un reale coordinamento, impiegando energie che non producono spesso gli effetti sperati e che anzi comportano inefficienze e dispendio di risorse – ha commentato Leonardo Bassilichi, AD di Bassilichi S.p.A. -In questo seminario abbiamo ribadito la nostra disponibilità a creare un modello sinergico di prevenzione e gestione degli eventi criminosi, in collaborazione con le banche e gli operatori del settore, che consenta di supportare al meglio le Forze dell’Ordine nello svolgimento della loro funzione assolutamente centrale, mettendo a loro disposizione le competenze, le esperienze e le informazioni provenienti dalle control room in modo coordinato ha concluso Bassilichi.”