Arezzo, un laboratorio nel paese di Agazzi per attività lavorative di persone con disabilità
Il progetto è ideato dall’Istituto di Agazzi per affermare il diritto a lavoro e autodeterminazione dei propri utenti
Un nuovo laboratorio nel paese di Agazzi per creare opportunità lavorative per persone con disabilità. Il progetto è stato ideato dall’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi con l’obiettivo di affermare i diritti al lavoro e all’autodeterminazione degli utenti accolti nei servizi diurni e residenziali attraverso l’attivazione di un centro autorizzato a svolgere attività per conto terzi. Questo laboratorio ha sede in località Agazzi 151/A, sarà operativo dal mese di settembre e andrà a configurare uno spazio dove prevedere inserimenti socio-terapeutici in convenzione con la Asl Toscana Sud Est per permettere alle persone con disabilità coinvolte nell’esperienza di vivere un periodo in cui, accompagnati da tutor aziendali e operatori qualificati, acquisire competenze e abilità anche per future eventuali assunzioni. «Il laboratorio – spiega il dottor Fabrizio Giorgeschi, psicologo e analista del comportamento dell’Istituto di Agazzi, – intende dare risposta anche a quelle persone che, seguite fin da piccole nei servizi per l’età evolutiva e preparate in adolescenza con programmi di orientamento lavorativo promossi sempre dal nostro Istituto, vedono garantito nel proprio progetto di vita il diritto al lavoro e a un impiego costruttivo del tempo anche con il raggiungimento dell’età adulta e al termine del percorso scolastico».
L’investimento è stato concretizzato in coerenza con quanto previsto dall’articolo 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità che stabilisce il diritto a un lavoro liberamente scelto o accettato in un ambiente aperto capace di favorire inclusione, accessibilità e uguaglianza di opportunità, promuovendo l’acquisizione di nuove esperienze per un reale inserimento in società. Questa finalità era già perseguita attraverso inserimenti socio-terapeutici in attività di ristorazione e di registrazione dei dati direttamente all’interno dell’Istituto di Agazzi e, in tal senso, l’attivazione del nuovo laboratorio configurerà dunque ulteriori opportunità di inserimento lavorativo. In questa nuova realtà verranno svolte attività di assemblaggio e confezionamento per aziende di florovivaistica, bigiotteria o alimentari, ma la volontà dell’Istituto è di reperire ulteriori opportunità lavorative con il coinvolgimento delle associazioni di settore, permettendo così di proporre una varietà di scelta capace di affermare il diritto all’autodeterminazione nel rispetto di interessi, livelli di abilità e autonomie di ogni utente. «Lo svolgimento di un’attività lavorativa – aggiunge il dottor Giorgeschi, – permette alle persone con disabilità di trovare valorizzazione delle loro capacità e dei loro interessi, coltivare opportunità professionali e conseguire benefici materiali, psicologici e sociali. Il laboratorio progettato e attivato ad Agazzi, in quest’ottica, rappresenterà un’ulteriore occasione per ribadire l’attenzione dell’Istituto verso l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità, per una vita sempre più partecipata, inclusiva e autodeterminata».