Arezzo, Ospedale San Donato: la nuova sala diagnostica del reparto di radiologia è realtà
Maggiore definizione con minori irradiazioni, sistema di intelligenza artificiale per ricostruzione dell’immagine, possibilità di microispezioni a doppia energia, funzione di tomosintesi
La nuova sala diagnostica del reparto di radiologia è realtà. Maggiore definizione con minori irradiazioni, sistema di intelligenza artificiale per ricostruzione dell’immagine, possibilità di microispezioni a doppia energia, funzione di tomosintesi.
Discovery 656 HD, è questo il nome scientifico di questa nuova strumentazione che va ad arricchire l’offerta dell’Ospedale San Donato.
“Un investimento di 180mila euro fatto in autonomia, dichiara Antonio D’Urso Direttore Generale della Asl Toscana sud est, e che rientra pienamente nella nostra strategia che abbiamo adottato fin dall’inizio: potenziare il sistema sanitario con professionisti qualificati e dotarli di strumenti e tecnologie adeguate. Questo mix ci permette di offrire sempre una sanità di qualità e di efficienza. In questo caso, con la nuova sla diagnostica di radiologia, l’ospedale di Arezzo fa un ulteriore passo in avanti, trasformando il futuro in realtà.”
“L’azienda Asl ha avviato un percorso di grande intensità di investimenti rivolto al rinnovamento delle attrezzature tecnologiche che coinvolge tutti gli ospedali dell’area vasta, racconta Enrico Saloni Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini Azienda Usl Toscana sud est. Questo di oggi è solo un altro passo verso una crescita tecnologica di grande livello che sta coinvolgendo l’ospedale San Donato.”
“Questo nuovo sistema, operativo già dal 1 dicembre 2022, dichiara Duccio Venezia direttore struttura complessa di Radiodiagnostica per le zone Arezzo, Casentino, Valtiberina e Valdichiana Aretina, rappresenta quanto di più avanzato e completo esista nel mercato radiologico mondiale. Le sue potenzialità sono straordinarie ed in grado di rispondere a tutte le esigenze di diagnosi che si presentano. Le caratteristiche funzionali del Discovery 656 HD ne fanno un prezioso allegato della cura e della prevenzione.”
Grazie al detettore in mino pixel (con la più alta efficienza quantica DQE) il sistema presenta una definizione di immagine superiore senza irradiare maggiormente il paziente, questo unito ad un potente sistema di intelligenza artificiale permetter una ricostruzione di immagine di altissima qualità. Una delle funzioni più importanti è quella della cosiddetta doppia energia, che consente con due rapidissime microesposizioni ad alta e bassa energia di poter ottenere 2 immagini radiologiche una con il solo contributo della parte ossea e una con il solo contributo della parte del parenchima.
Il sistema è anche in grado di poter ottenere grazie ad una particolare pendolazione del tubo radiogeno immagini sul piano coronale (funzione di tomosintesi)
Questa acquisizione è molto utile per evitare l’effetto di sovrapposizione tipico dei normali radiogrammi in modo da incrementare notevolmente la capacità diagnostica. Infine esami Rx per la valutazione della scoliosi e delle simmetrie del bacino.