AREZZO – Le Acli stilano un report sul primo anno dello Sportello Famiglia
Il servizio è stato richiesto soprattutto per le pratiche digitalizzate legate alla pubblica amministrazione
Un report per raccontare il primo anno di attività dello Sportello Famiglia delle Acli di Arezzo.
Questo servizio, fornito gratuitamente e finanziato dalle risorse del 5×1000, è nato con l’obiettivo di supportare, informare e orientare i cittadini nelle diverse pratiche della vita quotidiana con particolare attenzione alle problematiche burocratiche, lavorative, economiche, sociali e relazionali. I primi dodici mesi dello Sportello Famiglia sono stati caratterizzati da un incremento della gamma di prestazioni collegate alla pubblicazione di bandi, all’attivazione di specifici bonus e all’evoluzione della situazione sanitaria, facendo affidamento sulla collaborazione con istituzioni, realtà impegnate in ambito assistenziale o professionisti in diversi settori (mediatori, psicologi o consulenti familiari).
Il report stilato al termine del primo anno considera i dati e i bisogni dell’utenza che si è rivolta alle Acli, andando a evidenziare una generalizzata difficoltà soprattutto nell’approccio alla pubblica amministrazione quando vengono richieste pratiche burocratiche digitalizzate. Ad aver fruito dello Sportello Famiglia sono stati principalmente uomini tra i quaranta e i sessant’anni che hanno avuto un sostegno per pratiche diversificate che hanno riguardato principalmente l’attivazione dello Spid, la stampa del Green Pass e le richieste del Bonus Affitto, della Carta Acquisti e di altri bonus sociali, oltre ad aver usufruito della consulenza legale. L’ultimo dato significativo, infine, riguarda la nazionalità degli utenti che al 58% sono stati italiani, seguiti da rumeni (9,5%), bengalesi (8,7%) e pakistani (5,3%). Tra i servizi di cui sono state poste le basi a fine 2021 e che, alla luce delle prime richieste, dovranno essere consolidati nel nuovo anno rientra la linea telefonica “Centro di Ascolto – Amico Telefono” che offre occasioni di dialogo e conforto ai cittadini che attraversano un momento delicato, oltre al progetto “Sos – Lavoro Sicuro” volto a raccogliere segnalazioni per situazioni di pericolo, omissioni o mancato rispetto delle normative in materia di prevenzione degli incidenti. «Lo Sportello Famiglia – commenta Riccardo Sestini, segretario provinciale delle Acli, – è un servizio che vogliamo far crescere e radicare, per fornire risposte pronte e professionali ai bisogni emergenti sul territorio. Il report stilato dopo un anno di lavoro fornisce un utile strumento per analizzare le principali richieste e per capire per cosa i cittadini hanno utilizzato il servizio, permettendoci di evidenziare soprattutto l’esigenza di un supporto nelle pratiche burocratiche che riguardano la pubblica amministrazione che rappresenterà ora uno stimolo a incrementare la gamma dei servizi verso questo ambito».