AREZZO – Confagricoltura, ungulati: «la politica dia subito un segnale concreto agli agricoltori»
«Non attendiamo impotenti i danni degli ungulati, interveniamo con misure efficaci, la politica ascolti gli agricoltori», sono le parole di Carlo Bartolini Baldelli, presidente di Confagricoltura Arezzo sull’annoso problema dei raccolti devastati da cinghiali e caprioli, la cui presenza è da anni fuori scala.
Prima che si apra la stagione dei raccolti Confagricoltura Arezzo chiede misure incisive per contrastare il fenomeno dei danni provocati dalla presenza di ungulati nel territorio: «Nello scenario caratterizzato da difficoltà con gli approvvigionamenti di materie prime occorre dare un carattere strategico all’agricoltura – dichiara Bartolini Baldelli – già oggi occorre aumentare la produzione di derrate alimentari e in questo scenario registriamo forti preoccupazioni da parte degli agricoltori, alcuni dei quali temono i danni provocati dagli ungulati a tal punto da limitare preventivamente la produzione. Va dato atto che l’attività venatoria sta facendo passi in avanti, ma non è sufficiente perché gli animali sono in continua crescita, deve pertanto dare un segnale forte dalla Regione per il valore che l’agricoltura rappresenta nell’economia e nel lavoro, si pensi alla cerealicoltura, ma anche al vino».
Gli fa eco il presidente della sezione Caccia, ambiente e territorio di Confagricoltura Toscana Simone Ciuffi: «Al di là dei pagamenti in ritardo dei ristori a fronte dei danni subiti, qui siamo di fronte a innumerevoli devastazioni – spiega Ciuffi – e la trafila fatta di perizie e ristori Atc serve a poco, da una parte perché i risarcimenti sono minimali, dall’altra perché non si risolve il problema alla radice contrastando la proliferazione degli ungulati».