AMIATA – Segna gol decisivo. 14enne muore mentre esulta
ABBADIA SAN SALVATORE (Siena) – Una punzione magistrale che si insacca sotto l’incrocio dei pali, la normale esultanza per un gol da sogno, poi un malore fatale. Se n’è andato così Matteo Roghi, 14enne difensore centrale del Foiano della Chiana. Un malore improvviso che spezza una giovane vita e si porta via tutti i suoi sogni. Una giornata di festa si è trasformata in un incubo.
Sul campo di Abbadia San Salvatore, sull’Amiata senese, si stavano affrontano la locale squadra dell’Amiata e il team chianino. Mancano pochi minuti al termine del match e l’Amiata è avanti 1-0. Poi, l’arbitro fischia una punizione da posizione molto interessante. È la mattonella giusta per il giovane Matteo che si incarica della battuta. Il pallone parte, con una pennellata degna di Alessandro “Pinturicchio” Del Piero. La sfera va a togliere le ragnatele dal sette e Matteo esulta, così come i suoi compagni che lo abbracciano.
Ma è proprio in questo frangente che il suo cuore, che non avrebbe mai dato segni di cedimento, ha un sussulto. Matteo si accascia all’improvviso e il mister, l’ex giocatore del Pescara Giovanni Goracci, capisce tutto. Dagli spalti accorrono un’infermiera e un volontario del 118 e subito praticano il massaggio cardiaco. Il giovane calciatore, però, non dà segni di vita. Arriva l’ambulanza il cui personale prosegue le operazioni di rianimazione usando il defibrillatore e l’adrenalina, iniettata per ben tre volte.
Matteo viene trasportato d’urgenza all’ospedale locale, ma per lui non c’è più niente da fare. Lascia due genitori e una sorellina di appena 10 anni stroncati dal dolore. Il magistrato di turno, Fabio Maria Gliozzi della Procura di Siena, ha disposto l’autopsia per capire perché il cuore di Matteo Roghi abbia ceduto così all’improvviso. La visita medico sportiva effettuata lo scorso febbraio non avrebbe evidenziato anomalie, nemmeno una malformazione congenita.