Agroalimentare, tante storie di successo e per crescere si punta anche su fondi investimento
Buona la prima. L’edizione numero uno di “Agri-Tech Investor Day”, l’evento organizzato, rigorosamente in videoconferenza, dalla Regione Toscana in collaborazione con il DAGRI (Dipartimento di Agraria) dell’Università di Firenze ed AIFI, Associazione italiana dei fondi di investimento, ha registrato un successo che, se era certamente nelle attese, ha tuttavia trovato ampia conferma, testimoniata dalla soddisfazione dei protagonisti.
Vivace nel panorama degli investimenti, l’agroalimentare in Toscana nel periodo 2017-2020 ha fatto registrare 49 progetti di investimento (sia italiani che stranieri e relativi a operazioni greenfield, cioè nuove società, espansioni e acquisizioni) per un totale di 330 milioni di euro.
Adesso, cominciando proprio da Agri-Tech, il settore rilancia.
“Il dato generale sugli investimenti nell’agroalimentare dimostra che il settore è attrattivo – spiega la vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi -, anche se presenta margini ulteriori di crescita. Mi riferisco soprattutto agli investimenti greenfield. La Toscana può garantire infatti sostenibilità e qualità delle produzioni, controlli sulla filiera ed un importante valore aggiunto garantito dal marchio “Toscana”, una rilevantissima leva di marketing. Tuttavia, rispetto ad altri settori, le aziende hanno fatto meno ricorso all’aiuto dei fondi di investimento. Per questo, eventi come l’Agri-Tech Investor Day rispondono proprio alla logica di agevolare/sostenere questo tipo di operazioni anche in ambito agroalimentare”.
“E’ stato davvero ottimo – commenta Simone Orlandini, direttore del DAGRI dell’Università di Firenze – il riscontro da parte di PMI, spin-off e startup dell’agroalimentare e delle tecnologie toscane. L’incontro, è stata la conferma della capacità di questo settore di innovare i processi produttivi per coniugare qualità, ambiente e reddito. Ne sono testimonianza anche i numerosi progetti di trasferimento che il DAGRI sta realizzando in collaborazione con le aziende del settore sulla base del PSR regionale.”
“Una cosa è emersa chiaramente – spiega da parte sua Marco Canale, consigliere di AIFI e presidente di Value Italy SGR -: questa è un’esperienza che va nella giusta direzione. Le aziende hanno ben compreso le grandi potenzialità offerte dai fondi di private equity e venture capital. Il rapporto tra fondi e imprese può generare una sinergia virtuosa, da parte nostra c’è piena disponibilità alla collaborazione”.
Alcuni esempi
– Nel 2017 una delle operazioni più significative avvenute nella nostra regione è stata quella di “Sfera agricola”, a Gavorrano (Gr), la serra idroponica più grande e più avanzata d’Italia, oltre a essere la più estesa del Sud Europa. Tredici ettari dove si producono ortaggi anche nei mesi fuori stagione senza consumare suolo e rinunciando all’uso di pesticidi.
L’imprenditore, ispirandosi alle colture fuori suolo diffusissime in Olanda, ha presentato il suo progetto a ‘Oltre Venture’, il primo fondo italiano che investe ad impatto sociale, da cui ha ottenuto 19 milioni per avviare l’attività e installare gli impianti che permettono di far crescere le piante in serra senza sfruttare il terreno.
– Nel 2018 il fondo di private equity Xenon, focalizzato su aziende italiane del manufacturing ha acquisito il 100% di Panapesca, azienda pistoiese leader nella trasformazione e distribuzione di pesce congelato e surgelato. Obiettivo: potenziare gli stabilimenti produttivi (che sono oltre che a Pistoia anche in Thailandia e Marocco), aumentare il fatturato consolidato del 30% entro il 2022 e privilegiare il canale di vendita della ristorazione.
– Nel 2019 ArteOlio, società agricola e start-up innovativa con sede a Grosseto, ha compiuto un aumento di capitale di 5,5 milioni di euro, riservato ai fondatori e al partner finanziario Verteq Capital, holding di investimenti milanese. Grazie al supporto finanziario di Verteq Capital, ArteOlio ha avviato un progetto di produzione di olio di oliva extra-vergine italiano con modalità e tecniche produttive altamente innovative e tecnologiche, che garantiscono l’ottenimento di un prodotto di primissima qualità e al contempo un utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse agricole.