Agriturismi, Confagricoltura e Agriturist Toscana: “Il no della Consulta è un colpo per il settore agricolo”

Il presidente Neri e la presidente Maccaferri commentano l’impugnazione della norma della Regione che consentiva agli agriturismi di recuperare volumetrie abbandonate. “La norma regionale dava respiro al mondo agricolo” 

Il no della Consulta è un colpo per l’intero settore agricolo. Gran parte delle aziende agricole vivono di attività connesse, tra cui gli agriturismi”. 

A dirlo sono il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri e la presidente di Agriturist Toscana Daniela Maccaferri dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge regionale che permetteva di trasferire volumi esistenti su altri fondi.

La norma regionale dava respiro al mondo agricolo, uno dei settori trainanti dell’economia toscana. Va considerata la trasformazione che stanno vivendo le aziende agricole e la necessità di recuperare molti fabbricati abbandonati, immagine che sicuramente non costituisce un bel biglietto da visita per la nostra regione – spiegano Neri e Maccaferri -. La legge regionale coniugava l’aspetto ambientale, sociale e la sostenibilità economica. Si sarebbero potuti recuperare piccoli spazi in più, utili soprattutto se si considera che, in un periodo così difficile, l’attività agrituristica è quella che consente alle imprese agricole di stare in equilibrio economico. In Toscana ci sono oltre 52mila aziende agricole e più di 4mila agriturismi molti dei quali a conduzione familiare, possiamo soltanto sperare che la norma bocciata dalla Consulta possa essere recuperata a livello nazionale”.

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