Accoglienza, a Empoli i richiedenti asilo diventano prof
Due migranti danno ripetizioni di francese e matematica ai ragazzi delle superiori
I richiedenti asilo danno ripetizione di francese e matematica a una decina di studenti delle scuole superiori. Accade a Empoli, protagonisti due ragazzi camerunensi ospiti dei centri di accoglienza gestiti dal consorzio Co&So Empoli, che fa parte della rete Federsolidarietà- Confcooperative Toscana. Un modo di attivare un percorso di integrazione inedito, che passa attraverso lo scambio di conoscenze e che va ben oltre le nozioni scolastiche.
“E’ un modo diverso per accogliere e conoscere, molto efficace – ha detto Diego Landi, coordinatore dei Cas di Co&So Empoli – Sono ragazzi che hanno un livello di scolarizzazione alto e che hanno deciso di mettersi a disposizione della comunità”.
Ogni settimana, i ragazzi di madrelingua francese vestono i panni di prof e aiutano gli studenti nei compiti e a rimanere in pari con il programma. Una lezione che poi si trasforma in un rapporto di conoscenza e amicizia. Il consorzio ha adottato anche un altro metodo per integrare le persone migranti.
“Presentiamo personalmente alle comunità i migranti che arrivano sul territorio – continua Landi – Sono semplici incontri conoscitivi tra residenti e migranti, ma importantissimi per far cadere i pregiudizi e i luoghi comuni. Promuoviamo una partecipazione reale alla vita della comunità, grazie al lavoro di tanti operatoti specializzati e professionisti, che riempie di contenuti il percorso di accoglienza e prepara i richiedenti asilo ad essere autonomi e indipendenti”
Co&So Empoli gestisce 7 strutture sul territorio che ospitano 125 richiedenti asilo, tutti uomini dai 19 ai 30 anni. Ben 15 diverse nazionalità che hanno imparato a convivere e a rispettarsi. Il consorzio fornisce gli strumenti per rendere i migranti autonomi, a partire dalla lingua. E’ disponibile anche uno sportello d’orientamento attivato per aiutare i ragazzi a formulare i loro curriculum e a capire le possibilità di formazione o occupazione. C’è chi sceglie come sua priorità il lavoro e partecipa a corsi di formazione, (come quello di informatica che insegna ad assembleare un computer e a creare piccoli software) e ad attività di volontariato in collaborazione con le istituzioni e le associazioni locali. C’è chi sceglie l’istruzione, con l’iscrizione nelle scuole superiori del territorio. E poi lo sport, con la partecipazione attiva, anche a livello professionale, nelle associazioni locali di atletica leggera e calcio.
“Essere al servizio della comunità, accogliere i più deboli, è la nostra missione – ha detto Claudio Freschi, presidente Co&So Empoli e vicepresidente Federsolidarietà Confcooperative Toscana – Per fare questo ci siamo dati delle regole, delle linee guida condivise con tutti i nostri operatori. Si rifanno ai principi dello SPRAR, alla Carta della buona accoglienza e ai valori alla base del nostro statuto. Il nostro agire va ben oltre a quanto richiesto dalla Prefettura e dallo Stato, investiamo in attività che coinvolgono i ragazzi e il territorio per incentivare comunicazione e integrazione. Voglio ringraziare per questo tutti i nostri operatori che lavorano con passione, attenzione e competenza. Il nostro obiettivo è promuovere delle migliorie alle norme che regolano l’accoglienza – continua Freschi – perché sono tante le cose che vanno cambiate e vanno trovate soluzioni che coinvolgano attivamente chi ha il potere politico e la gestione tecnica, quindi partiti politici, sindacati, associazioni e terzo settore. E’ necessario partire dai problemi legati al diniego della domanda di asilo politico e alla mancata esecuzioni delle espulsioni. E’ un dato di fatto che va affrontato con responsabilità”.