Montagna, Ali Toscana: “Dieci giorni per evitare che metà dei piccoli Comuni vengano tagliati fuori dai fondi”
Il presidente regionale di Autonomie locali italiane Marrucci: “Con i nuovi criteri saranno i territori più fragili a rimetterci, il Governo si fermi”
“Le comunità montane e le aree interne vanno sostenute riportando i servizi alla persona e creando nuove opportunità di lavoro. La nuova legge sulla montagna va invece nella direzione opposta: colpisce in modo diretto i Comuni più piccoli, riduce le risorse e limita la capacità concreta di intervento dei territori”.
A dirlo è Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana e sindaco di San Gimignano, commentando i criteri di ripartizione dei fondi previsti dalla nuova legge nazionale sulla montagna e la definizione dei parametri che dovranno essere formalizzati entro il 19 dicembre, data chiave in vista del passaggio in Conferenza Unificata e dell’approvazione definitiva del sistema di classificazione.
“Non è accettabile che la classificazione dei territori sia costruita quasi esclusivamente su parametri altimetrici e di pendenza, perché questo approccio non restituisce la reale condizione di fragilità di molte comunità – prosegue Marrucci –. Servono indicatori aggiuntivi che tengano conto della distanza dai servizi essenziali, delle difficoltà di collegamento, della tenuta economica locale e del rischio idrogeologico”.
“Accanto al tema dei fondi, è indispensabile aprire un ragionamento serio sugli strumenti di sviluppo per le aree montane e interne – aggiunge Marrucci –. Non possiamo continuare a creare interventi a geometria variabile: alcune aree del Paese hanno accesso a strumenti straordinari, mentre territori che vivono le stesse difficoltà restano esclusi. Anche i Comuni dell’Appennino toscano devono poter contare su misure innovative di attrazione degli investimenti, come le zone economiche speciali, agevolazioni fiscali e strumenti di coesione pensati per contrastare realmente lo spopolamento”.
“Se l’impianto pensato dal Governo non verrà corretto prima della scadenza del 19 dicembre – conclude il presidente di Ali – il rischio concreto è quello di dimezzare il numero dei Comuni beneficiari dei fondi, con un impatto pesantissimo per le aree interne della Toscana. Al Governo chiediamo di usare questi 10 giorni per aprire una riflessione vera e un confronto con gli enti locali, riconoscendo pari dignità e pari opportunità di sviluppo a tutti i territori”.