Orbetello, la nuova Casa di comunità è pronta: investiti 3 milioni di euro

Completamente riqualificato l’edificio ex Inam, ecco i servizi per la cittadinanza

Completati i lavori di riqualificazione, per il miglioramento sismico e per la nuova funzionalizzazione dell’edificio ex Inam di Orbetello. La Regione Toscana, attraverso l’Azienda Usl Toscana sud est, ha investito quasi 3 milioni di euro per l’immobile della cittadina lagunare che da adesso svolge il ruolo di Casa di comunità «hub».

I servizi sanitari disponibili per la cittadinanza sono:

•⁠  ⁠Cure primarie e infermieri di famiglia

•⁠  ⁠Salute mentale

•⁠  ⁠Serd

•⁠  ⁠Cure palliative

•⁠  ⁠Pua (front e back office)

•⁠  ⁠Protesi ausili

•⁠  ⁠Assistenti sociali

Come previsto dal Dm77 sono inclusi anche gli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, lo sportello Cup e gli ambulatori dei medici specialisti con riferimento alle malattie croniche. Questa parte di servizi sarà operativa in sede dal prossimo autunno.

 

La struttura oggetto dei lavori è risalente agli anni ‘60, da allora ha svolto il ruolo di centro dei servizi sanitari per il territorio di riferimento. Per adeguarsi agli standard previsti per la Casa di comunità «hub», sono state configurate tre macro-aree: area pubblica/spazio accoglienza; area clinica e servizi per il personale. Specularmente a questa organizzazione, sono stati realizzati tre ingressi distinti, di cui due secondari (su via Donatori del Sangue 2, dotato di rampa per disabili, per accedere al servizio di distribuzione protesi ed ausili e su viale Caravaggio, per il Serd). 

«Le Case di comunità sono il fulcro e la vera rivoluzione della nostra sanità territoriale – evidenia il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Sono lo strumento, nel segno della Toscana diffusa, per offrire a tutti i cittadini, ma soprattutto agli anziani e ai malati cronici che hanno bisogno di un’assistenza protratta nel tempo, risposte ai loro bisogni di salute il più vicino possibile a dove abitano e ovunque abitano. Una sfida che viaggia in parallello alla telemedicina”.  “In tutta la Toscana – conclude Giani – siamo intervenuti su settantasette strutture, con ristrutturazioni o nuove edificazioni».

 

«Il nuovo modello di assistenza sanitaria arriva anche ad Orbetello grazie ad un consistente investimento a beneficio di questo immobile – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Toscana sud est Marco Torre – oggi non solo celebriamo un’inaugurazione di una struttura con una maggiore resistenza sismica e con una riqualificazione degli ambienti, ma compiamo il primo passo verso una sempre maggiore integrazione della risposta ai bisogni di salute della comunità locale, secondo la logica più avanzata e sempre più rispondente alle necessità della popolazione. Entro l’autunno la cittadinanza troverà qui, in sinergia, tutte le professionalità dell’assistenza di base e delle specialistiche più attinenti ai temi della cronicità e dell’invecchiamento della popolazione».

 

«Finalmente Orbetello ha una sede distrettuale moderna che si è trasformata in Casa di comunità grazie al Dm77 e che adesso sta ospitando tutti i servizi già presenti, a breve saranno attivati tutti gli altri servizi previsti dalla riforma della sanità territoriale – dichiara la direttrice della Zona distretto, Roberta Caldesi – se la fase pandemica ha inizialmente rallentato i lavori, grazie a fondi nazionali derivati dalla Regione abbiamo potuto mettere in campo un investimento ancora più consistente per il futuro delle strutture al servizio della salute pubblica dei cittadini orbetelliani».

 

«Siamo soddisfatti del risultato raggiunto – sottolinea Silvia Magi, assessore delegato alla sanità del Comune di Orbetello, presente con il sindaco Andrea Casamenti – si è concluso un percorso al quale tenevamo moltissimo. E’ stato proprio per una ferma volontà della nostra amministrazione che la casa di comunità è sorta all’interno dell’ex Inam, struttura che si trova in una posizione facilmente accessibile a tutta la nostra comunità. Auspichiamo che, con l’apertura di questa nuova struttura, i cittadini possano avere risposte al proprio bisogno di salute in tempi più brevi e in modo ancora più efficiente».

 

Al taglio del nastro presenti anche la prefetta di Grosseto Paola Berardino, i sindaci e gli amministratori dai Comuni della zona e i componenti delle associazioni di volontariato.

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