
Consorzio Vino Toscana a Vinitaly, debutto strategico tra nuove regole e ambizioni globali
La scelta di Vinitaly per annunciare queste novità non è casuale, come spiega il Presidente del Consorzio, Cesare Cecchi. La fiera veronese offre una piattaforma di fondamentale rilevanza strategica per la gestione, tutela, promozione e valorizzazione del marchio “Toscana”, soprattutto in un momento chiave come la modifica del disciplinare. La presenza a questo evento, che attira operatori da 140 paesi, è un’occasione imprescindibile per confrontarsi sui temi centrali dell’edizione: promozione, internazionalizzazione e cambiamento. Il Direttore Stefano Campatelli aggiunge che il Consorzio si concentrerà sull’importanza di rafforzare l’export verso mercati emergenti, un passo già avviato con la registrazione del nome “Toscana IGT” negli Stati Uniti.

L’espansione e la vitalità del Consorzio sono evidenti non solo dalla sua presenza a Vinitaly, ma anche dalla crescita interna e dalla fiducia dei produttori. Il Presidente Cecchi sottolinea con soddisfazione il raggiungimento di un record storico: la superficie vitata dedicata al Toscana IGT ha superato per la prima volta i 15.000 ettari, rispetto al precedente tetto di 13.000. Questo dato testimonia la crescente credibilità del marchio e la volontà di investimento dei produttori, che oggi contano circa 390 soci diretti, arrivando a 1594 includendo i membri delle cooperative. Parallelamente, il Consorzio dedica attenzione al tema del cambiamento climatico, fattore che influenza significativamente la viticoltura e che preoccupa i produttori toscani.
Recentemente, il Consorzio Vino Toscana ha ampliato il suo raggio d’azione includendo anche la tutela e la valorizzazione del vino Costa Toscana IGT. Il passaggio di consegne è avvenuto durante un incontro a Palazzo Corsini, nell’ambito delle Anteprime di Toscana, tra Guido Folonari, che ha seguito l’iter di riconoscimento dell’IGT, e il Presidente Cecchi. Con l’adesione delle circa 150 aziende produttrici di Costa Toscana IGT, il Consorzio si avvicina all’obiettivo dell’erga omnes per entrambe le Indicazioni Geografiche Tipiche. L’iniziativa, apprezzata dall’Assessora Saccardi come un segno di unità e fiducia, consolida ulteriormente il ruolo di una denominazione, quella del Toscana IGT, che con 89 milioni di bottiglie prodotte nel 2024 e un valore di circa mezzo miliardo di euro, rappresenta un pilastro fondamentale del vino toscano, con una forte proiezione internazionale (69% di export).