Giornata della partecipazione, Regione ha premiato guida a servizi sanitari del Casentino
La Regione ha premiato la guida ai servizi sanitari e socio sanitari del Casentino come migliore pratica di partecipazione attiva. Un’esperienza che arriva da un’area interna, con una percentuale di anziani superiore alla media. Da qui la scelta di un’edizione anche cartacea, con l’obiettivo di favorire il miglior accesso possibile alle cure e l’equità di accesso per i più anziani. Nella redazione e diffusione della guida sono stati coinvolti gli operatori della zona distretto e le associazioni, i Comuni e i sindacati. Le imprese del territorio hanno contribuito alla stampa delle diecimila copie.
La consegna del premio, insieme ad un attestato di merito a tutti gli altri partecipanti, si è svolta il 5 dicembre, nel corso della sesta edizione della Giornata regionale della partecipazione in sanità celebrata nell’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze: occasione per fare il punto su iniziative e progetti che favoriscono il coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi della salute. Dieci in tutto sono stati i progetti e le esperienze illustrate: da momenti di informazione e divulgazione sul testamento biologico, ovvero la possibilità di lasciare indicazioni, quando ancora nella capacità di esprimersi, intendere e volere, sull’accettazione o meno di determinati accertamenti o scelte terapeutiche, a visite guidate nei musei per malati di Sla, dalla partecipazione e comunicazione di disabili alla possibilità di muoversi in libertà e sicurezza per chi ha una stomia, dall’eliminazione delle barriere architettoniche al sostegno di volontari offerto nei punti di ascolto ed accoglienza fino alla partecipazione attiva del paziente nel percorso clinico della terapia anticoagulante.
L’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini ha ricordato come sulla partecipazione “la Regione Toscana abbia una sua normativa specifica, a sottolineare l’importanza di questo elemento per il sistema sanitario pubblico” e ha inoltre espresso apprezzamento per le progettualità presentante, “esperienze che, attraverso il coinvolgimento, creano coesione e fanno vivere il diritto alla salute nelle comunità locali”.
Secondo l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli anche quest’anno la giornata della partecipazione è stata “un’occasione per raccogliere e condividere esperienze di coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi della salute realizzate sul territorio toscano”. “Esperienze – aggiunge – che hanno il merito di favorire l’accessibilità ai servizi sociosanitari e il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle comunità”.
Con il bando sulle buone pratiche per una partecipazione attiva la Regione ha voluto dare un segno tangibile del consenso partecipato, che si è creato in questi anni, riconoscendo e premiando i progetti che hanno contribuito a rendere più accessibili i servizi e a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone. Attraverso il bando sono state censite esperienze raggruppate in sei aree diverse: salute e benessere: orientamento verso la crescita e l’autostima individuale e di comunità, la riduzione delle disuguaglianze sociali di salute, l’umanizzazione dei percorsi e luoghi di cura, la migliore accessibilità alle informazioni. il protagonismo giovanile nelle scelte di salute, la formazione continua e su misura.