Maltempo, Coldiretti Toscana: sos alberi pericolanti
5 mila interventi nel 2022 (+38%)
Con la forte ondata di maltempo che sta sferzando la Toscana in queste ore con temperali, piogge e vento è emergenza sicurezza per incidenti e danni provocati dalla caduta improvvisa degli alberi e dei rami spezzati in uno scenario in cui si contano nelle città oltre 5 mila piante pericolanti (5.205 per la precisione). E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Toscana sulla base del rapporto 2023 sugli interventi effettuati dai vigili del fuoco per rimuovere tronchi, tagliare rami e mettere in sicurezza gli alberi. Dal rapporto emerge inoltre il preoccupante aumento del numero degli interventi di soccorso effettuati rispetto all’anno prima (+38%) con la città di Massa che si è classificata tra le 20 province che hanno riscontrato un incremento maggiore (+69,8%).
Il tema della sicurezza pubblica, soprattutto nelle città e nelle aree densamente popolate, diventa elemento di estrema attualità alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici che palesano una gestione del verde pubblico urbano non sempre in grado – denuncia Coldiretti Toscana – di garantire il benessere delle piante e la tranquillità dei cittadini. Le piante sferzate dal vento – evidenzia Coldiretti Toscana – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. La tropicalizzazione del clima ha favorito inoltre la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che – continua Coldiretti Toscana – ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi.
Da qui l’importanza di affidarsi ad una gestione professionale del verde pubblico che preveda il ricorso alla figura del manutentore con idonea qualifica, anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla legge di orientamento che consente ai Comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli ed evitare così una gestione improvvisata che mette in pericolo i cittadini. In questo senso è importante il coinvolgimento e l’esperienza delle 2.596 aziende florovivaistiche regionali e di un settore leader a livello nazionale con una fatturato di 850 milioni di euro e 12 mila dipendenti.