Arezzo, l’aperitivo in vigna una novità per trascorrere una serata diversa
Giovane azienda premiata dalla CCIAA di Arezzo e Siena ha festeggiato il dopo Covid servendo vini tra i filari per una moda che prosegue con successo
“E’ un posto ideale per trascorrere una serata estiva e rinfrescarsi al tramonto, accompagnati da un bel calice di vino”, dice un ragazzo con il bicchiere in mano.
“E’ rilassante, c’è un bel venticello, guardiamo il tramonto”, aggiunge una ragazza seduta sul plaid tra le viti.
“Solo sensazioni positive, qui a contatto con la natura, accompagnati da un vino genuino che non ha componenti chimici”, aggiunge un altro partecipante che ha deciso di condividere l’esperienza con un gruppo di amici.
Sono alcune delle voci raccolte tra quanti, armati di coperte o utilizzando sedie e tavoli messi a disposizione, hanno deciso di partecipare a “Vignando”, iniziativa promossa da una delle 41 aziende aretine premiate di recente dalla Camera di Commercio di Arezzo e Siena.
Tra le viti di Matrignano, società agricola condotta da Maria Bianca Pedone, alle porte di Arezzo, infatti, nel fine settimana, , al calar della sera, si servono calici e stuzzichini, tra i filari, per serate speciali a contatto con la campagna. Un modo moderno e originale per conoscere i prodotti della terra. A cominciare proprio dal vino.
E non poteva essere diversamente visto che l’azienda, pur con i suoi 60 anni di esperienza, dal 2018 è stata rivoluzionata dall’arrivo alla sua guida della giovane desginer, che condivide l’impegno con il compagno Giacomo Storzuoli, architetto innamorato della vita a contatto con la natura. Un’esperienza positiva e speciale, tanto da aver meritato l’oscar camerale nella sezione under 40.
“Questa azienda nasce negli anni 60. La fonda mio nonno, Alessandro Baroni, che nella vita faceva tutt’altro, ma che ad un certo punto ha deciso di tornare alla terra, acquistando 22 ha di terra dove, accanto agli olivi, ha cominciato ad impiantare vigne. Il vino per tanti anni è stato ceduto ad altre cantine. Nel 2017, con l’arrivo dei miei genitori, l’azienda si è rinnovata: i vini, prodotti con vinificazione naturale, hanno cominciato ad essere proposti sul mercato con etichetta propria. L’ultima svolta, nel 2018, quando alla guida siamo arrivati io e Giacomo, il mio compagno. Da allora il Sangiovese è diventato anche oggetto di sperimentazione per la produzione non solo di rossi ma anche di rosati e bianchi macerati”, spiega Maria Bianca.
Cambia la produzione, fedele al passato solo per la scelta di collocarsi sulla strada della naturalità, e cambia anche il modo di proporre i vini.
“Dopo le chiusure causate dal Covid – spiega Giacomo – nasce l’aperitivo in vigna. L’iniziativa, che piace molto a noi, ha subito incontrato il favore del pubblico. Così abbiamo deciso di continuarla: il fine settimana i nostri prodotti vengono serviti direttamente in vigna. Proprio questo successo ci ha stimolato ad incrementare la produzione vinicola con bottiglie prive di lieviti e solfiti, molto identitarie ed espressione del territorio e, nello stesso tempo, a potenziare l’attività agrituristica, aggiungendo nuovi servizi per consentire ai visitatori di vivere e conoscere meglio la campagna aretina”.
Tra gli ospiti della serata, Massimiliano Dindalini, Direttore di Cia Arezzo: “Il nostro compito è quello di accompagnare nella crescita le aziende, offrendo loro, oltre ai servizi tradizionali, anche nuove e moderne strategie di sviluppo e marketing. A settembre avvieremo nuove attività di vendita diretta che coinvolgeranno tutte le imprese interessate a utilizzare i nuovi canali messi a disposizione da Cia. Il nostro obiettivo infatti è quello di innovare i servizi per riuscire ad affiancare le imprese, anche le più giovani e dinamiche che presidiano il territorio e investono sui prodotti di qualità”.