Lucca, sensibilità ambientali ed impegno ecosostenibile degli studenti in provincia
A Palazzo Ducale presentata l’indagine dell’Istituto Demopolis
Secondo gli studenti della provincia di Lucca, le priorità dell’azione di governo dell’Unione Europea nell’immediato futuro dovrebbero essere la tutela dell’ambiente (68%), la riduzione di disuguaglianze e povertà (63%) e l’impegno per le energie rinnovabili (53%).
Dal microcosmo della provincia di Lucca emergono i profili di nuove forme di cittadinanza che esordiscono fra i più giovani: una cittadinanza ecologica ed europea, che affiora fra gli under 20 lucchesi, più sensibili degli adulti alle tematiche ambientali, più propensi a forme di impegno a tutela del Pianeta.
L’indagine, condotta dall’Istituto Demopolis, in occasione del progetto “Nice to Meet EU” promosso dalla Provincia di Lucca, fra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado tra i 15 ed i 19 anni, racconta di nuove generazioni che fanno la differenza, per un inedito mix di adesione a riferimenti tradizionali e di contestuale attenzione all’orizzonte globale, soprattutto in tema di sensibilità ambientale, contrasto al cambiamento climatico, e consenso attivo agli obiettivi dell’Agenda 2030.
I risultati della ricerca sono stati presentati oggi, venerdì 14 luglio, a Palazzo Ducale, nel corso di in conferenza stampa, dal presidente della Provincia Luca Menesini e dal direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento.
“L’attenzione e la sensibilità sulle tematiche ambientali – spiega il direttore di Demopolis Vento – raggiungono il 75% fra gli studenti lucchesi tra i 15 ed i 19 anni. È un dato significativamente più alto della media toscana della popolazione adulta del 60%, rilevata da Demopolis nel luglio 2023, che si contrae ulteriormente al 48% su base nazionale”.
“Le nuove generazioni hanno ben capito che l’ambiente richiede tutela e attenzione – dice il presidente della Provincia Menesini -. Sono orgoglioso del dato della nostra provincia, che sicuramente in parte è legato alle politiche che i Comuni del nostro territorio hanno portato avanti in questi anni, dalla raccolta differenziata spinta alla riduzione dell’uso della plastica. Accanto a questo, i percorsi legati alla sostenibilità ambientale nelle scuole svolgono un ruolo strategico. I giovani chiedono al Governo, ma possiamo dire ai Governi, di fare di più sul tema del cambiamento climatico e dell’ambiente e da persona delle Istituzioni Locali mi unisco a questo appello. La transizione ecologica, puntare sul fotovoltaico e l’eolico, è la strada per garantire un mondo migliore ai nostri figli e abbiamo il dovere di farlo. Tutti. Ci vogliono investimenti seri e continui sui territori per fare la svolta necessaria. La svolta culturale le nuove generazioni l’hanno già fatta, tocca a chi governa ascoltare e recepire i loro bisogni e le loro richieste”.
Sensibilità ecologiche fra i banchi scolastici
La sensibilità ambientale dei ragazzi si rivela particolarmente marcata; e si mantengono elevati in provincia di Lucca i livelli di apprensione dei giovani rispetto alla tutela dell’ambiente, al cospetto di un contesto adulto in cui, di contro, l’attualità della sfida climatica si attenua rispetto ad altre tematiche globali e preoccupazioni quotidiane (l’inflazione, innanzi tutto) che monopolizzano il dibattito pubblico. Fra gli studenti, la preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico (80%) sovrasta oggi i timori per la situazione specifica dei problemi ambientali della Toscana (67%).
In tema di ambiente nella Regione, la principale preoccupazione delle più giovani generazioni in provincia di Lucca è l’inquinamento del mare e dei fiumi (70%): 6 su 10 segnalano la qualità dell’aria, precipua criticità della Piana di Lucca per i dati di inquinamento e smog, ma anche il cattivo smaltimento dei rifiuti e le discariche abusive (51%). Il 53% cita il dissesto idrogeologico, che costituisce da anni una primaria problematica ambientale per la Toscana.
Ad alti livelli di sensibilità, i giovani intervistati dimostrano di associare una buona conoscenza dell’abecedario ambientale: a maggioranza assoluta sono noti termini come energie rinnovabili (95%), riciclo (88%). Sviluppo sostenibile (75%), biodiversità (67%), economia circolare (60%). Si tratta di cognizioni ben più alte di quelle rilevate da Demopolis a livello nazionale.
Incidenza dei comportamenti individuali sulla tutela del Pianeta
Abitudini quotidiane, cultura del riuso, disponibilità a cambiare comportamenti
L’indagine condotta da Demopolis in provincia di Lucca ha misurato le consapevolezze dei ragazzi sui guasti inflitti al Pianeta e sulle incognite del futuro. Per il 64%, le maggiori responsabilità nel drastico cambiamento climatico e nelle sue conseguenze per l’ambiente sono ascrivibili ai comportamenti dell’uomo. Il 40% attribuisce le responsabilità alle politiche dei Governi.
L’analisi delle abitudini di limitazione dell’impatto ambientale della quotidianità giovanile rivela buone prestazioni ma anche alcune contraddizioni e conseguibili margini di miglioramento. La corretta e regolare differenziazione dei rifiuti (78%), come la limitazione dei consumi energetici (63%) si affermano maggioritarie. Appena 4 intervistati su 10 usano invece mezzi sostenibili per gli spostamenti, 3 su 10 si astengono dall’uso del climatizzatore in estate. Un quarto dichiara l’abitudine familiare di acquisti alimentari a km zero. Solo un quinto punta sui prodotti rigenerati, anche per le tecnologie. Riesce a limitare la condivisione di video e foto sui social e chat appena l’8% del campione.
L’attitudine al riuso ed al necessario allungamento della vita di prodotti e materiali è una pratica già in parte diffusa fra i ragazzi, e con rilevanti margini di miglioramento. Ma esistono altri ambiti in cui più facilmente i giovani si dichiarano pronti a cambiare abitudini per proteggere il Pianeta: limitare il consumo di energia (76%) e differenziare correttamente i rifiuti (71%). Il 52% si dichiara pronto ad incrementare la scelta di alimenti a km 0 e prodotti locali. Ma solo il 15% potrebbe limitare la condivisione di video e foto sui social ed in chat.
Urgenze della cittadinanza ecologica ed europea
Quali dovrebbero essere le sfide dell’UE secondo i giovani lucchesi
L’indagine dell’Istituto Demopolis ha analizzato anche le aspettative che i più giovani nutrono rispetto alle istituzioni comunitarie: gli obiettivi dell’Agenda 2023 e la salvaguardia del Pianeta dominano. Secondo gli studenti della provincia di Lucca, l’Unione Europea dovrebbe impegnarsi maggiormente nell’immediato futuro nella tutela dell’ambiente (68%) e nella riduzione di disuguaglianze e povertà (63%). Sempre nell’auspicio di amplificare le dinamiche di sviluppo sostenibile, i ragazzi vorrebbero si puntasse di più alle energie rinnovabili (53%).
Nota informativa
L’indagine demoscopica, preceduta da una fase qualitativa, è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nell’ambito del progetto “Nice to Meet EU” promosso dalla Provincia di Lucca nel maggio 2023, su un campione di 615 studenti tra i 15 e i 19 anni delle scuole superiori della provincia di Lucca.
Il coordinamento è stato curato da Pietro Vento con la collaborazione di Sabrina Titone e Giusy Montalbano.
Approfondimenti su www.demopolis.it