Regione, un piano di sorveglianza sanitaria della fauna contro le infezioni trasmissibili all’uomo
Tutto è connesso. La salute delle persone è legata a quella degli animali e dell’ambiente che ci circonda. Serve dunque un approccio multidisciplinare per difendersi da infezioni direttamente o indirettamente trasmissibili all’uomo.
Con questo obiettivo e l’intendimento di rafforzare la capacità di affrontare complessi rischi sanitari, la giunta regionale, su proposta dell’assessore al Diritto alla salute, Simone Bezzini, ha dato il via libera al piano per la sorveglianza sanitaria della fauna selvatica, che prevede tra l’altro lo stanziamento di 200 mila euro (100 mila per il 2023 ed altrettanti per il 2024) a favore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “M. Aleandri”, che è l’organismo tecnico-scientifico che fornisce servizi di supporto alla Regione per la tutela della salute del cittadino attraverso la vigilanza sulla sicurezza degli alimenti e la salute degli animali che li producono.
Il piano approvato dalla giunta, frutto del lavoro degli uffici dell’assessorato al Diritto alla salute e Sanità, di concerto con l’Istituto zooprofilattico e le Asl e con la collaborazione degli uffici dell’assessorato all’Agroalimentare della Regione, indica una serie di obiettivi, tra cui linee guida comuni e l’armonizzazione dell’attività di sorveglianza sanitaria, ma anche la creazione di una banca dai regionale e la predisposizione conseguente di mappe di rischio per meglio pianificare l’attività di controllo ed un report annuale.
Crescono le attività in capo all’Istituto zooprofilattico, tra borse di studio, smaltimento carcasse, noleggio di strumentazioni per attività di laboratorio, trasporti urgenti e supporto per attività informativa e formativa.
L’Istituto zooprofilattico collaborerà con il settore Igiene, Sanità pubblica e Veterinaria della Regione e delle Asl.