Grosseto, il Palazzo della Provincia compie 120 anni
Mercoledì 31 maggio, a partire dalle ore 17, una conferenza e una mostra di foto d’epoca, cartoline e documenti d’archivio allestita a Palazzo Aldobrandeschi, visitabile fino a settembre
Il Palazzo della Provincia di Grosseto compie 120 anni. Era il 31 maggio 1903 quando con una grande festa cittadina fu inaugurato il nuovo edificio in stile neogotico, realizzato su disegno dell’architetto grossetano Lorenzo Porciatti, in pieno centro, nell’allora piazza Vittorio Emanuele, corrispondente all’attuale piazza Dante Alighieri.
La Provincia di Grosseto celebrerà questa ricorrenza, il giorno mercoledì 31 maggio a partire dalle ore 17 e fino alle ore 21, a Palazzo Aldobrandeschi, con una conferenza, la musica e l’inaugurazione di una mostra di foto d’epoca, cartoline e documenti d’archivio. Per consentire ai cittadini di visitare la mostra, il Palazzo quel giorno, infatti, resterà aperto fino alle ore 21. Nei giorni successivi la mostra, a ingresso libero, sarà visitabile nei seguenti orari: il primo giugno, dalle 9 alle 19; il 2 e 3 giugno, dalle 10 alle 12. Inoltre, fino a settembre sarà visitabile su prenotazione, dal lunedì al sabato. Info: urp@provincia.grosseto.it 0564 484342.
“I 120 anni del Palazzo della Provincia sono una ricorrenza importante che l’Amministrazione provinciale desidera celebrare e condividere con i cittadini – spiega Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto – nella convinzione che ripercorrere la storia di uno dei monumenti simbolo della città e dell’intera provincia, possa essere occasione di incontro per la comunità e di riscoperta delle proprie radici, rafforzando il senso di appartenenza. In un territorio vasto come il nostro, la Provincia di Grosseto, quale Ente intermedio tra i 28 comuni e la Regione Toscana, svolge un ruolo fondamentale anche dal punto di vista della coesione sociale. Con questa consapevolezza ci siamo impegnati per rendere le celebrazioni dei 120 anni del Palazzo provinciale una festa per l’intera comunità. Ringrazio tutti i dipendenti del gruppo di lavoro creato dalla Segreteria generale che hanno effettuato le ricerche storiche presso l’Archivio di Stato di Grosseto, la biblioteca Chelliana e gli archivi dell’ente, per recuperare la documentazione oggetto dell’esposizione e tutto il personale che a vario titolo ha collaborato alla realizzazione dell’evento. E ringraziamo la direttrice dell’Archivio di Stato di Grosseto, Eloisa Azzaro, la funzionaria della Soprintendenza, Vanessa Mazzini, che ha concesso l’uso dell’immagine utilizzata sui materiali di promozione dell’evento, gli architetti Pietro Pettini e Stefano Sagina e il signor Vladimiro Capecchi del Circolo Filnum Maremmano.
Grazie a tutte queste persone è stato possibile far emergere innumerevoli fatti e curiosità che arricchiscono la narrazione. La mostra e il palazzo saranno visitabili nei prossimi mesi, apriamo le porte per raccontare la storia di questo splendido edificio, perché crediamo che anche questo sia un modo per avvicinare i cittadini alle istituzioni.”
Il programma della giornata del 31 maggio prevede: alle ore 17 l’introduzione musicale a cura di due musicisti del Liceo musicale Polo Bianciardi: Maia Pellegrini al violino e Stefano Fucci al violoncello. La conferenza apre con i saluti del presidente della Provincia, Francesco Limatola. Seguirà l’intervento della direttrice dell’Archivio di Stato, Eloisa Azzaro “L’archivio storico della Provincia di Grosseto, un tesoro di tutti”. Prenderà poi la parola l’architetto Pietro Pettini “Il Palazzo della Provincia nella storia urbanistica della città di Grosseto.” L’architetto Stefano Sagina interverrà su “Il Palazzo della Provincia dell’architetto Lorenzo Porciatti dopo la ristrutturazione dell’architetto Franco Melotti.” Modera la giornata la giornalista Lina Senserini. Al termine della conferenza sarà inaugurata la mostra, con la visita del Palazzo della Provincia.
La giornata si chiude con un piccolo intrattenimento in piazza Dante Alighieri, l’esibizione della Filarmonica “Città di Grosseto” e un brindisi di saluto a cura dell’ISIS Leopoldo II di Lorena.
La storia del Palazzo della Provincia
Il nuovo Palazzo della Deputazione Provinciale venne realizzato dal 1900 a 1903 su progetto dall’architetto Lorenzo Porciatti, personaggio che domina la scena culturale e politica di Grosseto a cavallo tra i due secoli. L’intervento determinò la completa demolizione dell’antico edificio del Podestà con torretta del 1277, ampliato nel 1293, per la nuova casa del comune dopo la definitiva traslazione dal Palazzo dei Priori.
Durante la demolizione del 1900 tornarono alla luce le antiche finestre con bifore occultate nella muratura fin dal 1561, quando, con la ristrutturazione medicea venne eliminato il primitivo aspetto e successivamente dal 1799, con l’eliminazione degli stemmi sulla facciata, venne destinato a sede dei vicari borbonici e francesi.
La ricerca del gruppo di lavoro della Provincia, finalizzato a recuperare la documentazione per la mostra dei 120 anni del Palazzo provinciale è iniziata dalla deliberazione dell’allora Deputazione Provinciale, che in data 28 dicembre 1896, decise di costruire una sede adeguata all’amministrazione provinciale. Inizialmente la nuova costruzione del Palazzo della Deputazione Provinciale era stata prevista fuori dalle mura, e precisamente, nella zona dell’attuale piazza della Vasca, che in quel periodo era occupata da terreni coltivati ad orto e da una sola costruzione utilizzata come officina meccanica. Il costo previsto dal progetto era di 150 mila lire.
L’architetto Lorenzo Porciatti, con una lettera ben articolata e pubblicata sul giornale Ombrone del 20 marzo 1898 espose le sue ragioni affermando successivamente che il suo progetto, realizzato all’interno delle mura sarebbe stato più maestoso e redditizio. Tutto ciò convinse la maggioranza della popolazione votante di Grosseto a firmare una petizione in favore del progetto di Porciatti (furono raccolte 500 firme). Questa mossa indusse il Consiglio provinciale a tornare sui propri passi e a decidere di costruire il Palazzo nella sede attuale. Da quel momento la cronologia storica ci porta, dai progetti custoditi presso l’Archivio di stato di Grosseto, alle note di spesa del costruttore Piero Ciabatti e dei decoratori della ditta fiorentina di Lorenzo Vanni, fino alla costituzione del comitato festeggiamenti, presieduto dal signor Zamberletti, che organizzò la festa di inaugurazione del Palazzo Provinciale il 31 maggio 1903.
È stata ritrovata, ed esposta nella mostra, anche la corrispondenza del Presidente della Deputazione provinciale Ciro Valeri che invitava alla festa di inaugurazione l’onorevole Giovanni Giolitti, allora Ministro dell’Interno del Governo presieduto da Giuseppe Zanardelli. Giolitti all’ultimo scrisse che non riusciva a partecipare alla cerimonia, alla quale furono comunque presenti l’onorevole Niccolini, l’onorevole Socci, l’onorevole Sorani e il sotto Segretario, onorevole Ronchetti.
Nella mostra sono esposti gli inviti ufficiali spediti alle autorità, il menù del banchetto e alcune foto scattate il 31 maggio 1903 per la festa di inaugurazione. Il giornale Ombrone riportò la cronaca dell’intera giornata di festeggiamenti. La festa terminò con un banchetto per 80 persone, una commedia a teatro e i fuochi d’artificio. Negli archivi della Provincia invece sono custoditi i progetti della ristrutturazione avvenuta da parte dell’architetto Franco Melotti, pianificati nel 1983 e conclusi nel 1988, che durante la mostra rimarranno esposti al primo piano del Palazzo della Provincia, insieme al progetto dell’architetto Lorenzo Porciatti.