VINO – Consorzio Vino Chianti, 5000 gli assaggi nei primi due giorni di Vinitaly
Il presidente Busi: "Si respira aria di ripartenza. Bene mercato Stati Uniti, al palo Asia e Russia"
Grande entusiasmo intorno agli stand del Consorzio Vino Chianti allestiti nel padiglione toscano al Vinitaly di Verona.
Alla fiera in programma dal 10 al 13 aprile a Veronafiere gli appassionati ed operatori del settore hanno degustato circa 5000 assaggi delle etichette esposte dai produttori del Consorzio nei primi due giorni della manifestazione enologica italiana più rinomata.
Per noi questo salone rappresenta, finalmente, la ripartenza vera – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – dopo due anni di Covid è davvero importante essere di nuovo in presenza al Vinitaly, una fiera internazionale con operatori che arrivano da tutto il mondo. Le aziende del Consorzio vivono questi giorni con grande entusiasmo, si respira aria di ripartenza e di ottimismo. Il mercato in questi due anni non si è mai fermato, ma poter riallacciare i rapporti con i clienti e gli importatori ci dà un ulteriore slancio per la ripartenza”.
A Vinitaly il Consorzio Vino Chianti partecipa con 40 aziende ciascuna presente con un proprio desk per la degustazione guidata dei rispettivi prodotti, mentre molti visitatori si riuniscono al centro della sala dove un ampio bancone istituzionale con oltre 250 etichette di vino Chianti consente di mantenere un certo distanziamento durante gli assaggi.
Inoltre, il bancone dedicato al Vin Santo del Chianti d.o.c., apprezzata novità di questa edizione, propone ai visitatori un assortimento di circa cinquanta etichette in assaggio.
Per i winelovers appassionati di oggettistica e design sono disponibili al nuovo stand del merchandising i gadget a tema del Consorzio presentati durante l’ultimo Chianti Lovers di Firenze tra cui un simpatico ed originale ombrello a forma di bottiglia.
Quest’anno – aggiunge Busi – abbiamo avuto un’ulteriore novità: l’angolo del merchandising con tutti i prodotti a marchio Chianti, un’iniziativa in cui crediamo molto. Numerose aziende ci hanno già fatto richiesta di capi brandizzati a cui a breve daremo riscontro. I prodotti sono già in vendita online, ma questa vetrina era troppo importante per non riproporre l’oggettistica e l’abbigliamento del Chianti”.
Dopo due anni di fase acuta della pandemia da Covid e una guerra terribile in corso questa 54esima edizione della fiera internazionale del vino e dei distillati rappresenta per le aziende e il Consorzio un momento necessario per fare il punto sullo stato di salute del comparto. La recente svolta bellica alle porte dell’Europa preoccupa anche il Consorzio Vino Chianti che ha conseguentemente cancellato due eventi in programma in Russia, rimodulando il programma degli eventi internazionali con iniziative verso altri mercati.
Le aziende del Chianti hanno una grande forza – spiega Busi – la lentezza con cui sono arrivati i contributi promessi durante il Covid è stata, in molti casi, esasperante, ma i produttori sono andati avanti a testa bassa e siamo tutti convinti che questo possa essere un nuovo inizio di un percorso di crescita”. Per quanto riguarda la ripartenza dei mercati di sbocco del vino Chianti Busi afferma che “il mercato americano è ripartito molto bene, i consumi sono in costante crescita e la ristorazione è un asset brillante. Resta, invece, ancora ferma al palo l’Asia, perché alcuni paesi strategici come il Giappone e la Cina sono ancora chiusi per il Covid”.