Nardini a congresso Cisl: “Con i sindacati confronto sempre proficuo, orientato verso i diritti”
“Il confronto come modalità di relazione e la concertazione come metodo. E’ così che ci siamo sempre rapportati con voi in Toscana, è in questo modo che siamo riusciti a affrontare e affronteremo tutte le questioni che riguardano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Così l’assessora regionale a lavoro, formazione, istruzione Alessandra Nardini ha aperto il suo intervento al congresso regionale della Cisl, in corso di svolgimento al Demidoff Country resort di Vaglia (Fi).
L’assessora, nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza della concertazione su materie centrali, soprattutto in questa fase, come la formazione e il lavoro e dell’importanza della Commissione regionale Tripartita “che ci permette, attraverso un percorso di vera concertazione con le parti sociali, di migliorare le azioni e le politiche che mettiamo in campo”
L’assessora ha ricordato i tanti ‘fronti’ in cui in questi due anni così difficili, contraddistinti da continue emergenze, la Regione e il sindacato si sono trovati ad affrontare. “Penso a vicende molto complesse, che apparivano drammatiche, come l’allora annuncio di licenziamenti alla Gkn o più di recente, il caso dell’ortofrutticola di Marradi: in ogni situazione abbiamo sperimentato che la nostra è una terra in cui di fronte alle difficoltà sappiamo agire compatti, mettendo come primo punto la difesa del lavoro.
Se penso alla scuola, penso a come, in questi due anni, abbiamo cercato di tenere insieme due diritti fondamentali: il diritto all’istruzione e quello alla salute, delle studentesse e degli studenti e di chi lavora all’interno delle nostre scuole.
A loro voglio rivolgere il mio più sincero e sentito ringraziamento ”.
Nel suo intervento l’assessora si è soffermata a lungo sui temi della formazione e delle politiche attive del lavoro. “In questa fase di difficoltà complessiva, ci sono anche grandi opportunità da cogliere in questi ambiti: penso al PNRR, ma penso anche al nuovo settennato dei fondi europei, in particolare al Fondo Sociale Europeo. Bisogna cogliere queste opportunità per legare sempre di più formazione e lavoro: occorre superare il disallineamento tra le competenze che formiamo e le esigenze del tessuto economico-produttivo, ed in questo senso stiamo siglando patti territoriali per la formazione, per mappare il fabbisogno formativo nelle varie aree della Toscana, patti che ovviamente coinvolgono le parti sociali, i sindacati. C’è la necessità di garantire profili adeguatamente formati, aggiornati, riqualificati, ma c’è anche la necessità di garantire un lavoro sicuro, stabile, di qualità. Questo voglio dirlo con chiarezza.”
Per quanto riguardare le politiche attive “Il modello di governance toscana mette al centro i servizi pubblici per l’impiego; è un modello che tende a tenere insieme il pubblico e il privato accreditato, in una logica cooperativa.
Un modello che sarà prezioso anche nell’attuare il Programma GOL, Garanzia Occupabilita’ Lavoratori, che per la Toscana vede una prima tranche di risorse pari a quasi 50.6 milioni e la nuova sperimentazione del Patto per il lavoro, grazie allo sblocco di risorse importanti, pari in Toscana a quasi 54 milioni. Anche su questo ovviamente abbiamo attivato nei mesi e nelle settimane scorse una lunga e approfondita fase di concertazione con le parti sociali in Tripartita”.
Nel concludere il suo intervento l’assessora ha infine evidenziato la capacità di affrontare, insieme ai sindacati, anche temi che, di per sé, non avevano uno scenario di riferimento solo regionale: E’ il caso – ha ricordato – della battaglia per i diritti dei rider”.
“Siamo riusciti a firmare un protocollo, coinvolgendo varie aziende toscane, per garantire maggiori tutele e diritti a queste lavoratrici e a questi lavoratori, rispetto a sicurezza e salute.
Abbiamo coinvolto anche il comitato regionale consumatori e utenti, per promuovere una consapevolezza su questo tema.
Insieme abbiamo quindi provato ad essere apripista a livello nazionale su una questione molto complessa e attuale: è importante svolgere questo ruolo, è nel DNA della Toscana, soprattutto quando si parla di diritti di lavoratrici e lavoratori”.