ARTE – Presentata in Regione la XIII Florence Biennale, inaugurazione sabato 23 ottobre
Ormai tutto è pronto per la XIII edizione di “Florence Biennale. Mostra internazionale d’arte contemporanea e design” che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 23 al 31 ottobre 2021, sotto l’alto patrocinio del Ministero della Cultura, del Parlamento Europeo, della Regione Toscana, del Comune di Firenze e di ADI – Associazione per il Disegno Industriale Delegazione Toscana.
L’inaugurazione è fissata sabato 23 alle ore 11 alla presenza del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della Vicesindaca di Firenze Alessia Bettini e dell’Assessora al turismo, fiere e congressi e città Unesco Cecilia Del Re, del Presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi, al Presidente della Fondazione ADI Umberto Cabini e delle autorità.
«Oggi affrontiamo una crisi senza precedenti – dice Jacopo Celona, Direttore Generale di Florence Biennale – che ha permeato la nostra società a tutti i livelli e che rappresenta un importante crocevia storico. Anche in questo caso la risposta degli artisti è stata eccezionale, con un coinvolgimento che ci ha sorpreso; da tutto il mondo ci hanno trasmesso la loro ferma volontà di essere presenti, di testimoniare con esempi di tenacia e resilienza che l’arte è vita ed è viva. La Florence Biennale è dunque un evento che rappresenta una certezza nel panorama mondiale e un appuntamento imprescindibile per Firenze».
Già nel pomeriggio, alle 17 sarà presente nell’area teatro del Padiglione Spadolini il ministro delle pari opportunità Elena Bonetti che prenderà parte a “Green fashion e pari opportunità: due mondi che si intrecciano”, la tavola rotonda condotta dalla giornalista Mariella Milani con vari relatori che discuteranno sul tema della moda sostenibile e sugli obiettivi legati alla parità di genere che stiamo cercando di ottenere e che è ancora in larga parte da costruire.
Quest’anno la mostra si presenta in una diversa dislocazione rispetto al passato, poiché occuperà sia il piano terra del Padiglione Spadolini (che ha già ospitato le ultime due edizioni), sia il Padiglione Cavaniglia; quest’ultimo sarà teatro di un progetto nuovo e particolare, messo a punto dal curatore artistico indipendente Fortunato D’Amico.
A questa edizione della Florence Biennale, separata dalla precedente dai difficili anni di lotta alla pandemia mondiale di Covid, è prevista la partecipazione di 465 espositori, tra artisti e designer provenienti dai cinque continenti che mostreranno le loro realizzazioni e parteciperanno al concorso per aggiudicarsi il Premio “Lorenzo il Magnifico” (per l’arte) e il Premio “Leonardo da Vinci” (per il design), secondo il giudizio della giuria internazionale che sarà formata per l’occasione, e altri premi speciali.
Il tema
Il tema della XIII edizione della Florence Biennale – “Eternal Feminine – Eternal Change. Concepts of Femininty in Contemporary Art and Design” – stavolta si incentra sull’universo policromo e multiforme della femminilità, che verrà analizzato e sviscerato nelle sue molteplici sfaccettature, muovendo in due direzioni ben precise.
Da una parte, l’idea di femminilità nella sua essenza immutabile, capace di ispirare alcune tra le creazioni artistiche e letterarie più importanti della storia dell’umanità e che origina dal culto primordiale della Grande Madre per giungere fino a Beatrice di Dante Alighieri e al “Femineo eterno” (ossia l’Eterno Femminino) di Goethe: l’idea della femminilità come riflesso della divinità, come amore spirituale che solca i confini del tempo, come fonte di purificazione ed elevazione, e come forza dell’universo che tutto forma e tutto sostiene.
Dall’altra parte, l’idea del mutamento perenne che caratterizza il mondo contemporaneo e che investe anche la femminilità, in perenne trasformazione grazie alla spinta di movimenti sociali e culturali come quelli che si sono sviluppati attorno ai femminismi e alle comunità LGBTQ+. Dalla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta alle battaglie per le pari opportunità, fino al dibattito sulle identità di genere, sono innumerevoli gli stimoli che hanno portato a ridefinire il concetto di femminilità, aumentandone ancor di più la complessità e la multidimensionalità.
I premi
Sin dalle prime edizioni, tra le caratteristiche salienti della Florence Biennale vi è sempre stata l’attribuzione di premi alla carriera a personaggi distintisi per meriti artistici e/o per il loro contributo alla cultura: basti ricordare i riconoscimenti a Marina Abramović, Christo e Jean-Claude, Franco Zeffirelli, Anish Kapoor e David Hockney, Paula Scher, tanto per citarne alcuni.
I nomi dei destinatari dei premi alla carriera (“Leonardo da Vinci” per il Design e “Lorenzo il Magnifico” per l’Arte), che saranno assegnati durante la XIII edizione della Florence Biennale sono quelli della celebre stilista e attivista inglese Vivienne Westwood, dell’artista piemontese Michelangelo Pistoletto, esponente della cosiddetta “Arte povera” e del fotografo milanese Oliviero Toscani.
Sempre nell’ambito della XIII edizione, domenica 24 ottobre alle ore 18 nell’area teatro del Padiglione Spadolini, è prevista la consegna anche di speciali premi “Lorenzo il Magnifico” del Presidente che andranno alla 28enne visual artist ungherese Flora Borsi, nota a livello mondiale per la serie di iconici autoritratti con gli animali, e all’illustratore australiano Jim Tsinganos. Entrambi gli artisti saranno “Guests of Honour” della XIII Florence Biennale, in quanto vincitori di un concorso internazionale realizzato in collaborazione con Art Market Magazine e Lens Magazine. I lavori dei due artisti sono stati scelti per l’immagine-coordinata dell’intera manifestazione. Altri premi “del Presidente” e “alla carriera” andranno a Max Casacci (fondatore dei Subsonica) e alla scultrice Paola Crema (in questo caso si tratta di un riconoscimento alla memoria).
Sessanta artisti fuori concorso nel padiglione Cavaniglia
La XIII Florence Biennale ospiterà nel Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso lo special concept curato da Fortunato D’Amico con le installazioni di oltre 60 artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale, i quali si sono impegnati a realizzare opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine | Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design.
«Il Femminino è stato inteso come concetto trasversale – dice D’Amico – , interpretato per dare volto a indagini artistiche sensibili alle tematiche sociali, ambientali, economiche, esplorato da punti di vista differenti, rilevati nel largo panorama espressivo delle arti».
Le proposte elaborate da performer, fotografi, pittori, scultori, architetti, designer, musicisti, poeti, video maker, sono state selezionate dal curatore al fine di sollecitare sul pubblico «riflessioni urgenti sulla condizione contemporanea della Grande Madre, un pianeta Terra collassato sotto la pressione dell’inquinamento e della cattiva gestione delle risorse, oltre che di una democrazia decadente, in epoca caratterizzata da economie ed epidemie globalizzate – aggiunge il curatore -. Tra le proposte trattate dagli artisti emergono le problematiche legate all’universo femminile alle soglie del terzo millennio, alle differenze culturali e di genere e alla questione LGBTQ+. Il Padiglione Cavaniglia si propone quest’anno come un grande laboratorio attivo per pratiche militanti e cambiamenti responsabili e sostenibili, che il mondo dell’arte contemporanea deve necessariamente considerare, non solo da un punto di vista Estetico ma anche Etico».
L’opera di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, La Bandiera del mondo – 1+1=3, che occuperà lo spazio centrale del padiglione, e che verrà composta attraverso una performance collettiva, è il simbolo di questa nuova consapevolezza di responsabilità, esorta a «pensare globalmente agire localmente, ad amare le differenze per salvare il femminino che accoglie tutte le biodiversità: il pianeta Terra».
Tra gli altri progetti in evidenza quello dell’associazione Artiglieria (che opera in ambito artistico, sociale e culturale) e Change for Planet (associazione di giovani per l’ambiente) che prevede la realizzazione di un evento con focus sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), ai quali verrà associata un’installazione artistica interattiva.
A Max Casacci, già fondatore dei Subsonica, il compito di creare il fondale sonoro del Padiglione Cavaniglia grazie al progetto Earthphonia realizzato esclusivamente con i suoni e i rumori della natura; inoltre al musicista, ospite d’onore di “Florence Biennale”, il 27 ottobre alle 14 sarà assegnato il premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente; a seguire sarà protagonista di un talk. Sempre ospite d’onore e destinataria del Premio del Presidente, l’artista Sara Conforti proporrà nel Padiglione Cavaniglia “Centrosettantaperottanta”, progetto di ricerca artistica con installazione site e context specific che coinvolge le donne e esplorandone il vissuto attraverso oggetti personali.
Altri ospiti speciali del Cavaniglia saranno il designer Fabio Novembre e il progetto speciale che vedrà uniti gli artisti Ercole Pignatelli e Laura Zeni insieme a Giuliano Sangiorgi (voce dei Negramaro), impegnati nella realizzazione di un’opera – Tappeto volante – impreziosita da Nudi, un’inedita poesia del cantante pugliese.
Tra i progetti speciali, la performance di Giovanni Ronzoni “Voi… prigioniere nel bosco delle innocenze…” – uno spazio circolare sulla platea di circa 9 metri di diametro, dove saranno collocati 12 “massi” riportando 12 poesie di 12 poetesse – dedicato al tema della violenza contro la natura; una scultura di Paola Crema (premio alla carriera in memoria) che sarà in mostra insieme a un’opera del marito, Roberto Fallani. Di particolare interesse l’installazione dell’artista milanese Enzo Fiore dal titolo Genesi, che ha “ricostruito” La Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci utilizzando solo materiali naturali (terra, radici, foglie, insetti e resina epossidica su tela); c’è poi l’artista italo-svedese Duilio Forte che propone Dvlightship II 93941, una scultura-installazione di quasi cinque metri di larghezza in acciaio, led e con motore elettronico. E se da un lato l’installazione di Piero Gilardi è espressione dell’arte povera, Alfredo Rapetti (figlio di Giulio, in arte Mogol) torna a Firenze con un’opera realizzata con il neon e con un titolo che gioca con le parole: A mare, amare. Fra gli artisti del padiglione Cavaniglia è presente anche la scultrice Maria Cristina Carlini, che per l’occasione ha realizzato Foresta, una scultura monumentale in legno di recupero e ferro. L’opera, con il suo stretto legame all’ambiente naturale e alla terra, è metafora di Madre Natura e si inserisce in una visione della femminilità che viene ricondotta alle origini. Tra gli architetti presenti nel Padiglione Cavaniglia, da segnalare Giulio Ceppi, Massimo Facchinetti, Marcella Gabbiani e Massimo Roj.
Altre novità
Altre due assolute novità caratterizzano questa XIII edizione della Florence Biennale. La prima riguarda il “Premio del pubblico” che per la prima volta sarà assegnato grazie a un sistema di valutazione popolare tecnologicamente avanzato messo a punto nell’ambito della partnership tra la manifestazione e Fynd.art, una piattaforma austriaca per la promozione dell’arte. L’opera più scansionata dagli smartphone del pubblico che visiterà la mostra si aggiudicherà il premio.
Inoltre – ed è questa la seconda novità – l’opera preferita del pubblico e le altre che vinceranno le 12 categorie del concorso, dal 12 novembre fino al 4 dicembre 2021 saranno ospitate nel Salone delle udienze e la Sala della biblioteca del Palazzo dell’Arte dei Beccai, sede dell’Accademia delle Arti del disegno (via Orsanmichele 4, Firenze). Fondata nel 1563 da Giorgio Vasari e Cosimo I de Medici, l’Accademia delle Arti del Disegno ha avuto origine dalla Compagnia di San Luca, formata nel 1339, che annoverava tra i propri iscritti Benozzo Gozzoli, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. «Sono lieta, con gli Accademici – afferma Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno -, di aprire la nostra sede storica a una manifestazione di arte contemporanea stimata e consolidata qual e la Biennale di Firenze».
Ospiti d’onore, progetti speciali e conferenze
Oltre agli spazi dedicati ai premiati alla carriera e ai destinatari dei premi del Presidente, nella XIII Florence Biennale si potranno ammirare anche quattro opere dello scultore toscano Andrea Roggi. Tre saranno collocate all’interno della Fortezza da Basso: Fecunditas (bronzo, fusione a cera persa e patina a fuoco, altezza 270 cm, 2019), Insieme per un Nuovo Mondo (bronzo, fusione dinamica e patina a fuoco, diametro 100 cm, 2021), Le nostre Radici per un Nuovo Mondo (bronzo, fusione a cera persa, fusione dinamica e patina a fuoco, altezza 330 cm, 2020); pur essendo parte integrante della mostra, una quarta scultura dal titolo La Vita in un Bacio (130x140x130 cm) sarà accolta presso l’atelier di Aquaflor in Borgo Santa Croce, a Firenze. Come per le opere degli altri artisti presenti, anche quelle di Roggi sono incentrate sul tema della femminilità, che identifica la XIII edizione della kermesse fiorentina con il tema: “Eternal Feminine | Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporary Art and Design”.
Davvero ricco il programma delle conferenze e delle presentazioni previste alla Fortezza durante la mostra: la presentazione di ADI Museum con il Direttore generale della Fondazione Triennale di Milano Andrea Cancellato, alla quale si unisce la mostra “ADI Design Museum in Toscana – 1300 km di design”, curata da ADI Delegazione Toscana, che porta all’attenzione dei visitatori di Florence Biennale alcune delle eccellenze del Made in Italy. Altri interventi saranno conferenza su Tamara de Lempicka moderata da Margherita Blonska Ciardi; la tavola rotonda con tutti e tre i vincitori dei premi alla carriera; la presentazione di alcuni progetti educativi dell’Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze) e l’Università di Siena; i talk di Gregorio Luke (membro della Giuria internazionale della Florence Biennale) su Tina Modotti e su Frida Kahlo; le proiezioni e le anteprime dedicate alla questione di genere e al ruolo della donna.
In occasione della XIII Florence Biennale verranno inoltre presentati e proiettati in anteprima nazionale “Can’t stop the sun from shining” di Teresa Mular, toccante racconto della vita di quattro donne di età compresa fra i 94 e i 105 anni; “Exorcisms and other supplications” di Georden West, la cui estetica si ispira al lavoro fatto da Le Corbusier sugli spazi religiosi e in particolare sulla Cappella Ronchamp; e “Contaminazione”, un progetto nato poco dopo i primi casi della pandemia di Covid-19 in Italia a cura di Cécile Angelini.
Fra i progetti speciali di questa edizione vi sono alcune collaborazioni, fra cui quella con MuDeTo, un progetto editoriale web sviluppato direttamente dall’omonima associazione no profit, che include prodotti disegnati e prodotti in Toscana e la partnership con il Qatar International Art Festival, l’evento artistico distintivo nella regione che collega gli artisti di tutto il mondo. Altra collaborazione che verrà presentata nei giorni della manifestazione è quella con i Centri Diurni per Disabili (L’Abbraccio, L’Aquilone e L’Arcolaio).
Tutte le premiazioni degli artisti e designer in concorso si terranno nella mattinata di domenica 31 ottobre.
Infine una curiosità: lungo il percorso espositivo della Florence Biennale, i visitatori potranno ammirare anche un prototipo di supercar tutta rifinita a mano realizzato da Mazzanti Automobili di Pontedera, vera eccellenza dell’abilità manifatturiera italiana. L’azienda toscana è attualmente presente all’Expo 2020 di Dubai e guarda con grande interesse alle potenzialità del mercato degli emirati arabi.