FIRENZE – Zona Arancione, Cioni, CNA: “A maggiori restrizioni corrispondano strumenti crescenti per sostegno imprese e dipendenti”
“Non possiamo che subire l’escalation dei colori, ma chiediamo fin da subito che a maggiori restrizioni corrispondano strumenti crescenti nel ristoro delle imprese”.
Così Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana all’annuncio del passaggio della Toscana in fascia di rischio arancione.
“Chiediamo un piano di aiuti non per i prossimi due mesi, ma con una programmazione che arrivi fino a giugno. Aiuti concreti e immediatamente operativi, per le nostre imprese e per i nostri dipendenti. Ricordo che l’artigianato sta ancora aspettando la cassa integrazione di luglio, agosto, settembre e ottobre. Il governo deve versare immediatamente quanto dovuto per il pagamento nelle casse di Ebret. Noi imprenditori abbiamo già difficoltà nel pagare la quota di stipendio di nostra competenza: non siamo ormai più in grado di anticipare anche la Cassa integrazione” prosegue Cioni.
Contributi a fondo perduto per tutti, in base alla diminuzione di fatturato (e non in base ai codici Ateco), tasse per cassa e con pagamento da sospendere fino alla fine del 2021, aiuti per gli affitti da giugno a dicembre e per i mutui: ecco le prime richieste di CNA.
“Spostare da gennaio a marzo la moratoria sui mutui non è assolutamente una medicina. Quel che serve è che che Governo, ABI e Consorzi Fidi si coordino per definire un’azione indispensabile per le imprese: la rinegoziazione di tutti i mutui per diminuire (in base alla diminuzione di fatturato registrata ed attesa da ogni impresa) la rata mensile, allungando la vita del mutuo, senza spese ulteriori e a bassi interessi” conclude Cioni.