Slow Food Toscana, lettera aperta ai candidati alla presidenza della Regione
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Slow Food Toscana indirizzata ai candidati in corsa per la carica di prossimo presidente della Regione.
Egregio Candidato alla presidenza della Regione Toscana
Slow Food è un’associazione internazionale no profit impegnata a restituire il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con gli ecosistemi attraverso i saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 160 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.
Slow Food Toscana, che rappresenta una rete diffusa su tutto il territorio regionale con le sue 25 Condotte (le organizzazioni territoriali), 25 Presidi (le aggregazioni di produttori organizzati intorno a prodotti o processi caratteristici della tradizione e della storia dei luoghi), i Mercati della Terra, l’Alleanza dei Cuochi, e i 118 Orti in Condotta (progetto di educazione alimentare/ambientale nelle scuole), promuove sul territorio azioni, relazioni, eventi che possano contribuire ad un approccio maggiormente consapevole verso il mondo della produzione e del consumo del cibo.
Slow Food Toscana, insieme alla sua rete relazionale sui territori, composta da comunità, condotte, soci, attivisti, consumatori, scuole, pubblica amministrazione, ristoratori e produttori, è da sempre impegnata a promuovere azioni volte a:
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Favorire l’attuazione diffusa di sistemi locali del cibo virtuosi e sostenibili;
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Incentivare la consapevolezza rispetto all’urgente tema della perdita di biodiversità promuovendo le produzioni locali e adottando strumenti di contrasto ai cambiamenti climatici,
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Limitare “l’intrusione” di prodotti che non abbiano legami con il territorio e funzionali ad un utilizzo e trasformazione in altre località extraregionali;
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Incentivare il consumo del cibo locale e disincentivare le colture e gli allevamenti di tipo intensivo a tutela dell’ambiente e del paesaggio rurale toscano.
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Promuovere un modello di viaggio responsabile che metta al centro le comunità, dunque le persone;
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Sviluppare e incentivare forme di garanzia partecipata per le produzioni locali, tradizionali e rispettose per l’ambiente. (es. Presidi);
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Attivare percorsi educativi, formativi ed informativi, sia formali che informali, di giovani e adulti sui temi di cui sopra.
- Contrastare ogni forma di Caporalato.
Rispetto ai temi succitati, riteniamo necessaria una saldatura con l’azione politica e di indirizzo dei territori affinché diventino azioni di governo concrete alla luce, anche, degli indirizzi dell’Unione Europea sui temi della sostenibilità e contrasto ai cambiamenti climatici.
A questo proposito chiediamo a Lei, candidato a rappresentare e guidare la Regione Toscana per i prossimi 5 anni, un impegno a promuovere politiche regionali volte a realizzare:
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Sistemi locali del cibo nelle aree rurali capaci di creare e garantire circuiti di approvvigionamento alimentare del sistema urbano (Food Policy) anche in una logica di resilienza rispetto alle emergenze sanitarie e sociali.
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Favorire politiche territoriali e di marketing territoriale, capaci di investire in piccoli, ma diffusi, circuiti di fruizione delle aree rurali, delle aree interne e insulari con l’obiettivo di valorizzare luoghi, saperi e sapori ad essi collegati, per un turismo sostenibile e destagionalizzato.
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Predisporre forme di compensazione dei servizi ecosistemici che il Paesaggio rurale toscano garantisce alle città favorendo forme di gestione sempre più eco-sostenibili a tutela della biodiversità e del Clima;
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Adottare una politica trasversale e integrata tra governo del territorio, turismo, ambiente e agricoltura nel solco delle politiche europee rivolte alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare;
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investire nell’educazione al consumo consapevole nelle scuole e nelle famiglie per supportare il cambio di paradigma anche connesso ai punti precedenti;
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favorire forme di ingresso e sviluppo dell’agricoltura urbana sia a scopi sociali, educativi ma anche di rigenerazione degli agglomerati urbani.
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Sviluppare politiche contro lo spreco delle risorse con un focus sullo spreco alimentare.
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Elaborare e introdurre forme di certificazione “caporalato free” per le coltivazioni regionali.
“In attesa di riscontro rispetto alle tematiche illustrate, Slow Food Toscana si rende disponibile, ad ogni modo, ad approfondire le medesime concordando, eventualmente, modi e tempi di un incontro”.