Olio toscano: il 2018 è l’anno del riscatto
Coldiretti stima qualità della produzione e crescita al 20%
Il 2018 si rivela un anno positivo per la produzione di olio toscano nonostante il forte vento che ha arrecato danni in varie zone della regione nelle ultime settimane.
Per le circa 50.000 aziende toscane produttrici di olio è iniziato il periodo della raccolta che si svolge su una superficie complessiva che supera i 90.000 ettari, con Firenze e Grosseto a fare da capofila. Una produzione rappresentativa dell’agricoltura toscana, quella dell’olio extravergine di oliva, che per questo 2018 si prevede in crescita al 20% rispetto all’anno precedente.
Oltre ad un importante aumento della produzione questa annata si caratterizza per una qualità dell’olio ottima, senza traccia di mosca e quindi valutata in una fascia di prezzo compresa tra 12 e 15 euro al litro.
“Potrebbe essere l’anno del riscatto per l’olio toscano – dice Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – dopo un 2017 orribile infatti si torna ai livelli 2016 per quantità e qualità. Ed anche il prezzo dovrebbe essere molto interessante anche perché nel sud Italia l’annata è andata malissimo con poco olio prodotto”.
È verosimile stimare la produzione 2018 dell’olio extravergine di oliva toscano intorno ai 140-150 mila quintali per un valore stimato dell’export toscano che si aggira intorno ai 700milioni di euro; secondo i dati Monitor Intesa Sanpaolo il primo semestre 2018 ha registrato un export di 319 milioni di euro.
“Il dato dell’export di olio della nostra regione dice come il brand “toscana” richiami l’interesse di grandi gruppi industriali nel produrre olio in toscana con prodotto che viene da altri territori. Per questo è importante seguire i numerosi sistemi di certificazione di origine e qualità e difendere il “panel test”, di recente sotto attacco dall’industria olearia internazionale, perché per noi – dichiara Filippi – è imprescindibile pilastro per tutelare la qualità del settore olivicolo, garantire la trasparenza e difendere produttori e consumatori dalle frodi e dalle contraffazioni ”.
Il 25-30% dell’olio prodotto in Toscana è venduto come olio a denominazione di origine. Sono 5 le denominazioni presenti: Toscano IGP, Chianti Classico DOP, Lucca DOP, Seggiano DOP e Terre di Siena DOP. Fiore all’occhiello è il Toscano IGP prodotto dal consorzio della denominazione “Toscano” a cui fanno capo oltre 10.250 olivicoltori, 265 frantoi, 360 confezionatori per sei milioni e mezzo di piante iscritte. L’olio Toscano IGP costituisce oltre il 30% della produzione di olio extravergine italiano in commercio con certificazione di origine, una garanzia per chi ricerca una produzione di qualità del territorio.