Nubifragio a San Polo, all’indomani della violenta bomba d’acqua la conta dei danni a Greve in Chianti
Negozi e abitazioni private subiscono danni ingenti. Il sindaco Paolo Sottani ringrazia operai, volontari e cittadini per la mobilitazione collettiva: “La risposta del volontariato toscano e della nostra comunità ha permesso di liberare strade e piazze dal fango in una notte”
Dopo la violenta bomba d’acqua che dal pomeriggio di ieri ha sommerso la frazione di San Polo in Chianti ricoprendola di fango e detriti, il paese è tornato a respirare. I danni subiti sono tanti e consistenti soprattutto quelli che hanno rilevato i negozi e le attività commerciali situati nella parte centrale del paese ma l’intervento tempestivo e la rete estesa di soccorsi che si è mobilitata per supportare il paese sono stati i fattori più confortanti di una giornata che il territorio registra come una delle più drammatiche nella storia recente del Chianti.
Non ci sono stati feriti né si sono verificate situazioni di particolare gravità in termini di sicurezza e incolumità pubblica ma alcune abitazioni private e soprattutto i fondi commerciali, che sono l’anima del paese e lavorano anche per offrire un servizio alla comunità, sono stati letteralmente, invasi e messi in ginocchio. La prima preoccupazione del sindaco Paolo Sottani è rivolta proprio a quelle piccole attività che sono state travolte dagli importanti allagamenti causati dall’esondazione del corso d’acqua Rubbiana, affluente dell’Ema, che ha investito il lato sinistro e l’asse centrale della frazione grevigiana.
“Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e richieste di aiuto da parte dei cittadini e degli operatori economici di San Polo – ha dichiarato il primo cittadino, impegnato da ieri pomeriggio ad effettuare continui sopralluoghi nella località – per alcune attività le prospettive di riapertura sono molto scarse a causa dei danni ingenti subiti, ci adopereremo con tutti gli strumenti possibili di nostra competenza, come Comune di Greve e Unione comunale del Chianti fiorentino, allo scopo di sostenere concretamente chi rischia di non farcela, chi ha perso tutta la merce e si trova costretto ad interrompere il lavoro per le condizioni inagibili del negozio”.
Nonostante le gravi difficoltà di un intero paese colpito dal nubifragio che ieri nel momento di maggior caduta delle precipitazioni sembrava trascinare via auto e cassonetti, la risposta di una comunità solidale e di una risorsa tutta toscana che si chiama volontariato, si è rivelata più forte e travolgente dell’acqua.
“Abbiamo lavorato ininterrottamente fino quasi all’alba – hanno dichiarato il sindaco Paolo Sottani e l’assessore alla Protezione civile Gionni Pruneti – gli operai del Comune si sono trovati al fianco di decine di volontari della Racchetta e della Protezione civile, del Gruppo Avvistamento Incendi Boschivi, dei Vigili del Fuoco e di numerosissimi cittadini che si sono messi a disposizione con ogni mezzo per dare un sostegno morale e concreto alla frazione; questa è stata l’immagine più positiva che conserviamo della bruttissima esperienza e per la quale rivolgiamo un profondo ringraziamento a tutti i volontari e cittadini, l’azione corale di solidarietà che si mette in moto nei momenti di bisogno ha dato la vera speranza per risollevarsi e in breve tempo il paese, come può testimoniare chiunque questa mattina sia passato da San Polo, è tornato a vivere”.
Un ringraziamento particolare alla Sala operativa della Città Metropolitana e al Centro Intercomunale della Protezione civile.