Lucinda, il nuovo cortometraggio di Alberto Bambini
Andiamo alla scoperta del nuovo cortometraggio “Lucinda” di Alberto Bambini
Il corto inizia con Lucinda nascosta dentro la chiesa dove si sta svolgendo una messa molto strana, inquietante. La ragazza osserva il prete e la funzione con un crescente terrore dato dalle agghiaccianti visioni che sembra avere. Nonostante sia ben nascosta viene scoperta dal padre che dopo averla fortemente rimproverata e aggredita la getta in una cantina buia dove la ragazza, nel buio subisce un aggressione da parte di una forza sovrannaturale e sviene.
Al suo risveglio nel suo letto, nonostante le rassicurazioni e le cur e del padre, Lucinda lo aggredisce tentando di fargli del male. Dopo la colluttazione la ragazza scappa e si rifugia in una stanza che scopre essere la sacrestia. Lì avrà l’incontro con la causa di tutte le sue paure e con l’origine del suo malessere.
Spaventata tornerà di nuovo in chiesa dove verrà catturata e sottoposta a un rito di esorcismo ad opera del Prete. Durante un flashback si vedrà lei da piccola, nascosta sotto il letto della madre morente mentre il padre e il prete cercano di liberarla dai demoni che le stanno divorando il corpo e l’anima… gli stessi demoni che adesso sembrano esser e tornati a torturare la giovane Lucinda come in un demoniaco passaggio di consegne.
In una escalation finale lei arriverà a avere dei dubbi su quale sia il bene e quale sia il male fino alla scena finale dove il prete , trasformatosi ai suoi occhi in orribile demone, pr overà a infierirle il colpo finale…
La paura è il più ancestrale dei nostri istinti, è quella che ha permesso all’uomo di evolversi e arrivare fino ai giorni nostri. Il più primitivo dei sentimenti e come tale il più stimolante da trattare, il piu “sanguigno” da provare. La paura ci fa sentire vivi. Si può fingere di amare o di odiare ma non si può fingere di non aver paura. Alberto Bambini ha una professionalità video speciale e preziosa per il territorio, che stavolta ha deciso di esprimere nella realizzazione di un suo shortfilm, di un genere diffuso e attraente: l’horror.
“Lucinda” è opera di artisti lucchesi, e come tale la promuoviamo e la promuoveremo anche attraverso il crowdfunding.
Ciao Alberto, come si svolge la tua vita?
Nel quotidiano vivo una vita normalissima, sono sposato ho un figlio di 13 anni e lavoro in una grande azienda della piana Lucchese. Faccio i turni e questa è una grande cosa perchè mi permette di avere abbastanza tempo libero da dedicare alle mie “follie”!
Ricordi il tuo primo incubo?
Me lo ricordo come fosse ora…avrò avuto nove o dieci anni, solo nel mio letto al buio mi venne in mente il momento in cui sarebbero morti i miei genitori…piansi tutta la notte da solo…
Purtroppo nel caso di mio padre l’incubo si materializzò pochi anni dopo…
Quali erano i tuoi “mostri” da bambino?
Mi ricordo che mi divertivo a inventarne ogni tanto di nuovi! A volte era un uomo con un vestito nero e la faccia da corvo, a volte una strega che abitava nel sottoscala…ma non avevo paura, ero io a inventarli, erano quasi miei amici! Quello era piuttosto un modo per esorcizzare la paura!
Quando è avvenuta la scoperta dell’horror, o il primo film visto?
Credo Profondo Rosso di Dario Argento, ma non mi colpì particolarmente. Essendo profondamente religioso il film che più mi ha segnato fu l’ Esorcista. Ricordo che dopo averlo visto in tv non dormii per un mese! E credo tutt’ora che sia il più bel film che ho visto in assoluto!
Cosa ti piace di questo genere?
Mi piace l’idea di poter gestire come ho detto prima un sentimento così violento come la paura. Mi piace il fatto di provocare sensazioni anche violente e mi piace il fatto di potermi spingere a fondo dentro l’animo delle persone…in un certo senso giocando con i loro sentimenti..
Il tuo approccio al video e alla produzione video come è avvenuta?
Dopo aver fatto per anni musica, producendo e scrivendo canzoni anche di ottimo livello ho sentito il bisogno di ritornare agli inizi, quando per gioco passavo interi pomeriggi a fantasticare storie e film nella mia mente. Esattamente! Mentre facevo lunghe corse in bici pensavo ai titoli di un film e poi iniziavo a “vederlo” nella mia testa, e duravano proprio un ora e mezza / due ore!
Sta partendo una campagna crowdfunding, modalità di partecipazione…
Si, sta partendo una campagna crowdfounding su Indiegogo dove chi crede in noi, chi crede nella nostra professionalità e nella nostra voglia di stupire, può contribuire ad aiutarci con piccole e grandi somme a seconda della voglia e della disponibilità economica di ognuno. Si parte da pochi euro di donazione con il “regalo” del biglietto omaggio per la prima proiezione al premio più ambito, ovvero una cena con tutti i protagonisti del corto e una menzione a pieno titolo fra i produttori esecutivi di Lucinda!
Progetti a riguardo?
Festival di genere e non, trovare distribuzioni in tutto il mondo e poi…chissà!