GEOTERMIA – enel green power e Cosvig siglano un accordo per la coltivazione di alga spirulina
A fianco della centrale di Chiusdino (Si) sarà realizzato un impianto pilota per la produzione di alga spirulina attraverso l’utilizzo della geotermia, con un investimento congiunto di 200 mila euro.
La geotermia prosegue il suo cammino verso l’innovazione: non solo elettricità da fonte rinnovabile, in grado di coprire più del 27% del fabbisogno elettrico toscano, non solo risorsa utile a riscaldare oltre 10.000 utenze domestiche e a fornire calore a 30 ettari di serre, a caseifici e ad altre attività agricole, ma da oggi anche frontiera innovativa della nutraceutica e della sostenibilità.
A Larderello, infatti, Enel Green Power e Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) hanno firmato un importante “Accordo di collaborazione per l’attività di sperimentazione sulla risorsa geotermica applicata alla coltivazione di alghe”: le due parti stanzieranno 100mila euro a testa per la realizzazione di un impianto pilota, che sorgerà a fianco della centrale geotermica di Chiusdino (Si), per la produzione di alga spirulina attraverso l’utilizzo della geotermia.
In pratica, verrà costruita una piccola serra in cui sarà coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico che la CO2 carbon free, prodotta dal processo di produzione geotermico e sostitutiva di emissioni naturali, utile nel favorire l’attività di coltura delle alghe. A curare la sperimentazione, insieme a Enel Green Power e Co.Svi.G., saranno il Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Università di Firenze, che attraverso unastart up dell’Incubatore Universitario di Sesto Fiorentino curerà lo sviluppo degli inoculi e la formazione del personale impiegato nell’impianto, e il CNR per quanto riguarda la parte di monitoraggio e la caratterizzazione delle colture.
A firmare il protocollo di intesa, che avrà durata di un anno, sono stati Massimo Montemaggi, responsabile geotermia Enel Green Power, e Piero Ceccarelli, amministratore unico del Co.Svi.G.
L’impianto pilota di Chiusdino sarà pronto per l’inizio della primavera, dopodiché comincerà l’attività di coltivazione delle alghe: al termine dei 12 mesi saranno valutati i risultati della sperimentazione e sarà valutata la convenienza, economica ed ambientale, dell’utilizzo del calore e della CO2 geotermica per la coltivazione delle alghe. L’obiettivo, in caso di esito positivo, è di favorire l’avvio di questo tipo di attività su larga scala in tutti i territori geotermici della Toscana con benefici per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per l’occupazione.
“Questo accordo – ha dichiarato Massimo Montemaggi per Enel Green Power – segna un altro importante passo della geotermia verso la sostenibilità e l’innovazione: la geotermia è una risorsa a 360°, utile alla produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile ma preziosa anche per i suoi cosiddetti usi plurimi, dal calore alla CO2 carbon free. Coltivare tutte queste peculiarità significa creare occasioni di sviluppo economico ma anche ambientale, favorire il benessere delle comunità locali ed essere sempre di più un punto di riferimento non solo per il mondo dell’energia ma anche per settori innovativi, dallo slow food alla nutraceutica. Si tratta di un risultato possibile grazie alla collaborazione con il Co.Svi.G, con le istituzioni e con il tessuto imprenditoriale e sociale dei territori geotermici”.
“L’interesse per il progetto, da parte di CoSviG – ha sottolineato Piero Ceccarelli – è legato alla volontà del nostro Consorzio di promuovere nuove occasioni di investimento nei territori geotermici che, pur collegate alla presenza di questa importante risorsa energetica, possano sviluppare nuove opportunità economiche ed occupazionali. Infatti, l’obiettivo di questo anno di lavoro sarà di capire quali sono le condizioni di sostenibilità tecnico-economica che possano rendere la coltivazione di alga spirulina in prossimità di impianti geotermici una concreta e attraente opzione di sviluppo economico locale. CoSviG contribuirà anche ad avviare un percorso di formazione di figure che abbiano le competenze tecniche necessarie per la gestione di questo tipo di impianti e che, una volte formate, saranno disponibili anche per chi si vorrà in futuro affacciare a questo nuovo business”.