PRATO – Cinesi aggrediscono Marocchino, giustizia privata in strada
Pestaggio di gruppo organizzato, davanti a molti testimoni e senza grandi preoccupazioni per le conseguenze. È questo quello che è accaduto il 20 gennaio a Prato.
Il tipico atteggiamento riservato, schivo e calmo della comunità cinese pare essere terminato.
La comunità cinese, che negli scorsi decenni ha sopportato in silenzio i soprusi ed i furti che giovani italiani mettevano sistematicamente in atto nei loro confronti, adesso si ribella alle aggressioni dei cittadini nordafricani. Si ribella e lo fa a modo loro, nessuna denuncia alle autorità italiane, ma azioni di pestaggio organizzate e forse monito per tutti gli aggressori.
Numerosi testimoni hanno assistito, mercoledì scorso, in via Tazzoli, tra via Filzi e via Pistoiese al pestaggio di un giovane marocchino, legato ad una recinzione tramite fascette di plastica, ad opera di un gruppo di circa dieci cinesi, che al termine lo hanno lasciato libero. La vittima del pestaggio, recatasi in ospedale, è stata medicata ed ha ricevuto una prognosi di 15 giorni a causa delle lesioni riportate.
Il giovane nordafricano, interrogato dalla Polizia, ha dichiarato di non aver compiuto alcun tipo di vessazione nei confronti dei cittadini cinesi. La situazione non è parsa troppo chiara agli agenti che ritengono invece che la rappresaglia sia invece la risposta ad un tentativo di aggressivo o di scippo. Da tempo la comunità orientale pratese, supportata da varie associazioni, sta chiedendo al Comune maggior sicurezza ed il sostegno alle vittime di violenza.