DESIGN – Alberta Florence: ‘Attenta alle tendenze, con uno stile aldilà delle mode: timeless.’
Un percorso affascinante quello di Giulia Mondolfi, designer di talento e direttrice creativa del marchio Alberta Florence. Classe 86, architetto di paesaggi divisa tra Roma e Firenze, ma con una ardente passione per la moda ed il design d’arredo che sfocia nella sua linea di abbigliamento, dove il tessuto e la femminilità sono gli elementi peculiari del suo stile.
La donna che veste Alberta Florence è senza dubbio una donna con le idee chiare, soprattutto su sé stessa, che vive il proprio tempo senza subirlo: elegantemente semplice, ogni giorno, in ogni circostanza.
Il prossimo 26 giugno la designer fiorentina esporrà i propri abiti nella suggestiva cornice di Bolgheri e, se è vero che lo stile racconta la propria storia, dice da dove veniamo e dove vogliamo andare, saranno proprio i suoi abiti e le loro fatture artigianali a raccontarci di lei. Toscana News la terrà d’occhio.
Partiamo dal nome singolare, Alberta Florence, a cosa si ispira?
Molto semplice, Alberta è il mio secondo nome, un nome a cui sono particolarmente affezionata e che per me rappresenta moltissimo affettivamente. Firenze/Florence è la mia città, il luogo dove sono cresciuta e la cui bellezza continua a stupirmi ed affascinarmi.
Sei giovanissima eppure hai già creato una tua linea ed un tuo brand. Perché così presto questa volontà di indipendenza?
Per me la cosa più importante è la libertà. Ad un anno dalla laurea in architettura non riuscendo ancora ad essere economicamente indipendente ho voluto affiancare alla mia professione di landscape designer una nuova strada. Trovo fortemente sbagliato utilizzare la crisi come scusa, è necessario tentare di reinventarsi se possibile.
Pochi sbocchi nel mondo dell’architettura o vera e propria passione e inclinazione verso la moda?
Io non faccio distinzione fra il disegnare giardini ed il disegnare abiti, entrambi rappresentano un atto creativo. Si tratta solo di progettare a scale differenti e con materiali diversi.
La ricerca della bellezza in quanto armonia è quello che mi interessa, in ogni sua possibile forma.
Quali sono state le tue influenze?
Le architetture che amo, gli architetti che ammiro, gli oggetti di design che mi colpiscono, i pittori ed i dipinti che mi rapiscono, gli scrittori ed i libri che mi hanno trasportato. Ma anche tutte quelle piccole cose del quotidiano che spesso diamo per scontate: i colori di una tazzina da caffè, il sorriso di un bambino, le foglie sul marciapiedi, le nuvole nel cielo, il profumo della pioggia, un albero, un fiore, un tramonto, un colore. Diciamo tutto ciò che riesce ad arricchirmi e farmi riflettere.
Quanto c’è di Giulia Mondolfi nelle tue collezioni?
Direi che un buon 80% è Giulia Mondolfi mentre il restante 20% è dato dalle suggestioni che le tendenze del momento mi suggeriscono
Ti affidi ad una sarta e ad una modellista per il lavoro manuale?
Per adesso realizzo personalmente i vari prototipi, ma per colmare alcune mie lacune alle volte mi affido ad una ragazza bravissima, Viola Collini.
Hai autofinanziato la tua prima collezione?
Devo ringraziare mia madre che mi ha aiutato ad iniziare questa avventura dandomi il necessario per realizzare i primi 7 abiti. Ne abbiamo prima parlato, ha capito la mia necessità di indipendenza, ed è stata molto comprensiva e positiva tanto da investire su di me. Non finirò mai di ringraziarla.
Una carriera tra Milano, Firenze e Roma, ci indichi un indirizzo speciale?
A Roma, se avete bisogno per la casa andate da LMrivegauche, è uno spazio meraviglioso, la selezione è di altissismo livello. Si trova di tutto carta da parati, piastrelle, parquet, vernici, divani, poltrone, tessuti, tappetti ed arredo da esterno. A Firenze direi che i gioielli di Angela Caputi sono assolutamente da vedere, come l’arredo dei negozi. Sono dei veri e proprio pezzi di design. Infine a Milano consiglio di perdersi nei quattro piani di titoli sapientemente selezionati della libreria Hoepli.
Che cosa vuoi far emergere dalla tua collezione?
Vorrei che i miei abiti fossero senza tempo, capaci di tracciare un punto fermo in un momento storico in cui nulla sembra esserlo. Uno stile dove Classico e Contemporaneo convivono senza confondersi. Inoltre sono profondamente convinta che per uscire dall’attuale crisi economica sia indispensabile ripartire dal territorio e dalla sua identità. Tra i tuoi prossimi progetti vi è anche l’intenzione di aprire un tuo sito di e-commerce? Sicuramente lancerò il sito di Alberta Florence entro la fine dell’anno ma solo come vetrina, e-commerce per adesso è lontano dalle mie logiche e non mi interessa.
L’Italia secondo te gode ancora della sua supremazia nel campo del design o non investe sufficientemente nei giovani designer più promettenti?
Io credo che attualmente la situazione sia molto complessa. Noto ultimamente che molte novità interessanti, specialmente per l’interior e la moda, arrivano dal nord Europa. Sono certa che ci sarebbe la necessità di investire di più sulle nuove generazioni di designer ed architetti italiani.
…un architetto dai gusti così eleganti e raffinati, come hai arredato la sua casa?
La curiosità non e’ peccato. Che domanda meravigliosa!!! In primis credo che si debba dare molta, moltissima importanza ai colori per creare spazi accoglienti, deve esserci sempre uno studio accurato delle tonalità da dare ad una stanza sia per le pareti che per quanto concerne la tappezzeria. Inoltre per l’arredamento io credo moltissimo nel “mischiare”. Mi piace arredare con pezzi sia moderni che antichi, sono per creare l’armonia sovrapponendo epoche diverse.