PISA – Basso Valdarno: acqua di alta qualità dai fontanelli
Progetto acqua ad alta qualità. Un mare di “acqua buona” dai fontanelli di Acque SPA
Nel 2013, 26 milioni di litri risparmiati per ben 2,7 milioni di euro. In cinque anni un totale di 18,5 milioni di euro
Un mare di acqua buona e gratuita. Sono stati 25.926 metri cubi, praticamente 26 milioni i litri d’acqua ad alta qualità che i 37 fontanelli di Acque SpA, il gestore idrico del Basso Valdarno, hanno erogato gratuitamente nel 2013. Il risparmio economico per le tasche dei cittadini, se avessero acquistato acqua minerale in bottiglia dal costo medio di 0,22€ (fonte Imbottigliamento.it 4/6/2013), è stato di 5,7 milioni di euro. Questi i dati essenziali presentati da Giuseppe Sardu e Emanuela Cartoni, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Acque SpA, da Mario Chiarugi, direttore Esercizio Gestione Operativa, e Roberto Cecchini, direttore Investimenti, nel corso di una conferenza stampa sui risultati del progetto Acqua ad Alta Qualità nel 2013 e nei primi 5 anni di attività.
Rispetto al 2012 si è registrato un aumento del 16% dell’acqua erogata (che nello scorso anno fu 21.684 mc), in larga parte dovuta all’apertura di 9 nuovi impianti, ai quali andranno aggiunti gli altri due inaugurati nel gennaio 2014 e quelli in programma per i prossimi mesi. L’erogazione media giornaliera di acqua ad alta qualità nel Basso Valdarno è stata di oltre 71 mc e si stima siano stati quasi 8.000 al giorno i cittadini se ne sono approvvigionati. I fontanelli più “usati” continuano ad essere quelli dell’Empolese Valdelsa: Castelfiorentino (2.245 mc), Fucecchio (2.120) e Certaldo (2.064); i primi in provincia di Pisa, San Giuliano Terme (1.670), San Romano (1.238) e Molino d’Egola (1.182).
Il “risparmio” ambientale ha numeri davvero impressionanti: l’equivalente di 17,3 milioni di bottiglie di plastica da 1,5 litri. Se si pensa che per realizzare 30 bottiglie di plastica è necessario 1 kg di pet (per il quale si impiega 2 kg di petrolio), nel 2013 nel Basso Valdarno abbiamo risparmiato 576 tonnellate di plastica equivalenti a 1152 tonnellate di petrolio e svariate altre tonnellate di idrocarburi, ossidi di zolfo e azoto, monossido di carbonio e anidride carbonica, prodotti nel processo di produzione e trasporto dell’acqua minerale.
A distanza di 5 anni dalla piena attuazione del progetto Acqua ad Alta Qualità (i primi due realizzati nel 2008 avevano ancora carattere sperimentale) è stato calcolato che siano stati circa 18,5 milioni di euro i risparmi conseguiti dalle famiglie grazie alla “buona pratica” dei fontanelli, a fronte di un investimento per circa 1,6 milioni di euro.
IL PROGETTO – Il progetto Acqua ad Alta Qualità, voluto fortemente dall’ex Autorità d’Ambito n°2 (ora AIT), dai comuni del territorio gestito e da Acque SpA prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua ad alta qualità. L’acque erogata è quella normalmente distribuita dall’acquedotto, resa però “immediatamente gradevole” grazie ad un impianto (il fontanello, appunto) che elimina il cloro e che, in sostituzione, sterilizza l’acqua con raggi ultra violetti assicurando al contempo bontà e sicurezza assoluta. Gli obiettivi di Acqua ad Alta Qualità sono molteplici: avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete, concorrere alla riduzione di rifiuti, offrire opportunità di risparmio economico per le famiglie, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica e contrastarne dunque anche lo spreco.
L’ACQUA DI RUBINETTO – Al pari di quella del fontanello, anche il consumo dell’acqua di rubinetto, è a tutti gli effetti una buona pratica perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica, a chilometri zero perché viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dai circa 16mila campionamenti annui e dalle analisi effettuate direttamente dal Gestore e dagli organismi di controllo. Anche per quanto riguarda il sapore, come ormai noto, basta lasciare l’acqua a riposare in una caraffa o in un contenitore per qualche decina di minuti, affinché il “sapore”di cloro scompaia quasi del tutto.
FONTANELLI 2.0 – Gli impianti realizzati a partire dal 2012 appartengono alla seconda generazione di fontanelli, interamente progettati, realizzati e posti in opera dalle maestranze del Gruppo Acque, che ha così deciso di puntare sul bagaglio di conoscenze e capacità dei propri addetti. Pur conservando l’aspetto di una piccola casa dell’acqua e senza modificare la tecnologia alla base dei precedenti, i nuovi impianti hanno perfezionato gli aspetti di funzionalità, migliorandone le performance (minor spreco d’acqua, manutenzione più semplice, riduzione dei guasti, telecontrollo etc.).
I CITTADINI APPREZZANO – Dalla ultima customer satisfaction aziendale emerge il grande apprezzamento dei cittadini per i fontanelli, con interessanti indicazioni sul radicamento e sull’estensione del progetto. Ecco alcuni dati: l’83% li conosce, il 63% li ha utilizzati, il 90% apprezza il sapore dell’acqua erogata, mentre solo il 31% ha cambiato la propria opinione sull’acqua di rubinetto grazie all’utilizzo del fontanello.
Su www.acque.net nella sezione “Acqua di casa tua” si possono trovare tutte le notizie relative al progetto Acqua ad Alta Qualità e le analisi chimico-fisiche dell’acqua erogata in ciascun impianto.
fonte: Acqua spa