DOLCI – Torciglione alle mandorle. Il serpente di Natale.

Affonda le radici nel mondo pagano. Il serpentone umbro, meglio conosciuto con il nome di torciglione o attorta, identifica la capacità di rigenerarsi della natura. La sua forma attorcigliata richiama la ciclicità dell’anno che muore e rinasce. Sembra che le antiche popolazioni umbre della zona del Trasimeno, in occasione del solstizio d’inverno, avessero l’abitudine di preparare un dolce votivo simile, fatto di mandorle e miele.

In epoca medievale le monache cappuccine di Perugia avrebbero interpretato questa ricetta identificandovi il serpente dell’Apocalisse schiacciato dal tallone della donna vestita di luce. Tagliare e mangiare una fetta di torciglione significava sconfiggere il male. E’ diventato un dolce della tradizione umbra, la ricetta di base è più o meno la stessa, variano le decorazioni.

Ingredienti:

  • 500 g di mandorle dolci
  • 30 g di mandorle amare
  • 300 g di zucchero
  • 80 g di farina 00
  • buccia di 1/2 limone
  • 3 albumi

Scottate le mandorle in acqua bollente, lasciandocele un paio di minuti, po scolatele, sbucciatele e fatele asciugare. Tenete da parte una manciata di quelle dolci, quindi pestate il resto in un mixer (per me Bimby 55 sec vel 6) insieme con lo zucchero; versate il composto su una ciotola, unite la farina, la buccia grattugiata di limone e impastate il tutto. Aggiungete al composto i tre albumi montati a neve ben ferma, lavorate la pasta molto brevemente.

Prendete una teglia da forno ricoperta di carta da forno e versatevi l’impasto: formate un rotolo di circa 25 cm di lunghezza, assottigliandolo a un’estremità. Date la forma di un serpente; in praticate un’incisione orizzontale sull’estremità più grossa, in modo da formare la bocca del serpente, spennellate la superficie con del latte e decorate con codette colorate e le mandorle avanzate. Gli occhi sono fatti con 2 chicchi di caffè. Infornare a 160° per 45 minuti.

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