CALCIO A 5 – Birghillotti del Prato squalificato 5 anni
PRATO – Mano pesantissima del Giudice sportivo nei confronti del calciatore del Prato Calcio a 5, Daniele Birghillotti (nella foto in basso a sinistra). Dopo la sospensione del derbyssimo tra Pistoia e Prato, infatti, il giocatore laniero è stato squalificato cinque anni, fino a tutto il 30 novembre 2018 con questa motivazione: “espulso per essere venuto alle mani con un calciatore avversario, scambiandosi vicendevolmente spinte, insulti, calci e pugni, anziché permanere fino al termine dell’incontro negli spogliatoi, si recava sulle tribune unendosi ad un gruppo di sostenitori della società, insieme ai quali rivolgeva reiterate ingiurie e minacce all’indirizzo degli arbitri. Inoltre al minuto 2’13” del secondo tempo sportosi dalle transenne deliberatamente colpiva il secondo arbitro con una fortissima manata alla nuca che provocava al predetto direttore di gara intenso dolore e giramento di testa tali da impedirgli di preoseguire nella direzione dell’incontro e da costringere il primo arbitro a decretare la sospensione definitiva della gara”.
Dal giocatore nessun commento ufficiale, ma chi lo conosce dichiara la sua estraneità al colpo che avrebbe mandato ko il direttore di gara. Infatti, sarebbe stato uno spettatore a dare una manata all’arbitro. Un gesto gravissimo del quale, quindi, sarebbe stata accusata la persona sbagliata. Il Prato ha subìto anche la sconfitta a tavolino per 6-0 “perché propri sostenitori in campo avverso, durante l’incontro, rivolgevano agli arbitri reiterate ingiurie e minacce. Perché un calciatore della società precedentemente espulso dall’arbitro, recatosi sugli spalti ed unitosi ai suddetti sostenitori in una circostanza sporgendosi dalla transenna colpiva con una fortissima manata alla nuca il secondo arbitro, causandogli dolore e stordimento tali da impedirgli la prosecuzione dell’incontro ed inducendo il primo arbitro a causare la sospensione definitiva della gara. Si fa obbligo alla società di risarcire le spese mediche eventualmente sostenute dall’arbitro se richieste e documentate”.
Pistoia-Prato si è portata dietro anche varie squalifiche. Da parte pratese fino all’11 dicembre del dirigente Renzo Gualchieri, e dei giocatori Apruzzese (due giornate, nella foto in alto tratta dalle immagini di PratoC5Channel il momento della sua espulsione), Calamai e Vincentini (per una partita); da parte pistoiese Fiumani (tre gare) e Di Lauro (una partita). Ma, come hanno ammesso i due allenatori nel dopo partita (vedi video QUI e QUI), Pistoia-Prato è stata una partita correttissima, sciupata dai due arbitri. Giacchette nere che, però, hanno sempre fin troppo il coltello dalla parte del manico. Il gesto del colpo all’arbitro è gravissimo ed è da condannare, ma è altresì necessario anche avere le prove certe di chi sia stato a colpire. Come ha fatto l’arbitro, colpito alla nuca e quindi di schiena, a vedere il suo presunto aggressore che, come ammette il giudice sportivo, si era unito “ad un gruppo di sostenitori”? Come ha fatto a riconoscerlo se aveva “intenso dolore e giramento di testa”?
Il Prato quasi certamente presenterà ricorso avvalendosi anche delle registrazioni video della partita. E, se questo non servirà a ridurre le sanzioni del Giudice Sportivo, potrebbe perlomeno servire per fermare due arbitri che hanno voluto sin da subito fare i protagonisti in un derby che, con altri due fischietti, sarebbe terminato e con le strette di mano.