Vino, Rosa Briosa di Poggio alle Monache: un viaggio nei sensi tra tradizione e bollicine ancestrali
Poggio alle Monache, azienda vitivinicola delle Crete Senesi, svela la sua nuova creazione: un vino rosato spumante prodotto con il Metodo Ancestrale, che regala un'esperienza sensoriale unica e affascinante
Le origini del Metodo Ancestrale si perdono nella notte dei tempi, forse nell’antica Roma, ma la sua “nascita ufficiale” risale al XV-XVI secolo in Francia, nella regione del Languedoc-Roussillon. La sua semplicità è il suo segreto: la rifermentazione spontanea in bottiglia grazie ai lieviti indigeni, senza zuccheri o lieviti aggiunti. Un metodo antico che dona vita a vini unici e sfaccettati, capaci di esaltare le caratteristiche del vitigno e del territorio.
La cantina Poggio alle Monache ha scelto di valorizzare questa tradizione con Rosa Briosa, un vino rosato ottenuto da uve autoctone, che si distingue per il suo carattere brioso e sapido. Note di gelsomino, lamponi e pompelmo si intrecciano in un sorso rinfrescante ed intrigante, perfetto per accompagnare antipasti toscani, carni bianche saporite e primi leggeri.
Dopo la raccolta manuale e la pressatura soffice delle uve, segue la fermentazione a temperatura controllata in acciaio, interrotta vicina alla sua conclusione con l’ausilio del freddo. La rifermentazione avviene in bottiglia, con un affinamento sulle fecce fini per almeno 3 mesi.
“Abbiamo deciso di aggiungere alla nostra linea di produzione questo vino che nasce appunto grazie a questo metodo di spumantizzazione antico e nello stesso tempo bellissimo. La nostra Rosa Briosa è un concentrato di profumi e sapori, un vino ideale per antipasti di pesce fritto, oppure con vol-au-vent al formaggio, un vino che nella sua semplicità, regala emozioni uniche” – raccontano Alessandra Giardi e Alessio Magi della cantina Poggio alle Monache.
La Cantina:
La cantina Poggio alle Monache vanta una storia secolare che risale al 1200. Tra le sue mura (attualmente in fase di ristrutturazione) l’antica tenuta ha ospitato nobili famiglie come i Piccolomini D’Aragona. Oggi, Alessandra Giardi, insieme al marito Alessio Magi e alla figlia Caterina, custodisce con passione questo gioiello toscano. Circa 100 ettari di terreni ospitano vigneti, oliveti, campi e tartufi pregiati.
I colli senesi e la Val d’Orcia, terreni vocati alla viticoltura d’eccellenza, nutrono i vitigni di Poggio alle Monache: Sangiovese, Syrah, Canaiolo, Vermentino, Malvasia, Trebbiano e San Colombano. Oltre 5 ettari sono dedicati alla produzione di vino, frutto di una sapiente lavorazione che rispetta la tradizione e valorizza il territorio.