Vino, a Vinitaly 2024 tradizione e nuove tendenze del settore a confronto

La 56esima edizione di Vinitaly, la rinomata esposizione internazionale di vini e distillati, si è conclusa con un bilancio estremamente positivo, registrando 97mila presenze, di cui oltre 30mila operatori esteri provenienti da 140 Paesi.

L’evento, svoltosi a Veronafiere dal 14 al 17 aprile, ha ospitato cantine provenienti da tutta Italia, tra cui nomi di spicco come Allegrini, Antinori e Zenato, offrendo una vetrina completa delle eccellenze italiane e delle nuove tendenze del settore. Parallelamente, Vinitaly and the City ha animato il centro storico di Verona dal 13 al 16 aprile, con degustazioni, eventi culturali e spettacoli, aprendo le porte del mondo del vino anche al grande pubblico.

vinitaly24 Uno dei temi più discussi di questa edizione è stata la crescente presenza di vini dealcolati. Aziende come Hofstätter, Zonin e Mionetto hanno presentato le loro innovative proposte, ottenute tramite processi di dealcolizzazione che permettono di mantenere intatte le caratteristiche organolettiche del vino, pur eliminando o riducendo drasticamente il contenuto alcolico. Questo trend riflette un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, sempre più attenti alla salute e al benessere, e apre nuove opportunità di mercato, soprattutto in Paesi come Germania, Regno Unito e Francia, dove la domanda di bevande a basso contenuto alcolico è in costante crescita. L’interesse per i vini dealcolati testimonia la capacità del settore di adattarsi alle nuove esigenze del mercato e di attrarre nuovi segmenti di consumatori, come i giovani e coloro che per motivi di salute o stile di vita scelgono di limitare l’assunzione di alcol. Tra i premi assegnati durante la manifestazione, Valentina Argiolas e Bruce Sanderson hanno ricevuto il Premio Vinitaly International per l’Italia e l’estero rispettivamente, mentre Marco Sabellico si è aggiudicato il Vinitaly Wine Critics Award.

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Federico Bricolo, presidente Veronafiere

Vinitaly 2024 è stato anche un’importante occasione per sottolineare il ruolo del Sistema Italia nel supporto e nella promozione del vino italiano a livello internazionale. La presenza di alte cariche istituzionali, tra cui il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e diversi Ministri, ha dimostrato il forte impegno del governo nel sostenere il settore. Questa sinergia tra istituzioni e aziende è fondamentale per favorire la crescita e l’internazionalizzazione del vino italiano, come sottolineato anche dal presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. La collaborazione tra il Ministero dell’Agricoltura e il Ministero della Cultura ha dato vita alla mostra Vino tra mito e cultura, un percorso che ha messo in luce il profondo legame tra vino e arte, evidenziando il valore culturale del prodotto italiano. L’impegno delle istituzioni nel promuovere il vino italiano all’estero è cruciale per consolidare la sua posizione sui mercati internazionali e per affrontare le sfide del mercato globale.

PXL 20240414 105024613.MP La Toscana si è distinta per la varietà e la qualità dei vini presentati. Il Consorzio Vino Chianti ha offerto un’ampia selezione di etichette, valorizzando le diverse tipologie della denominazione, mentre il Consorzio Vino Chianti Classico, insignito del premio Vinitaly 100 anni per il centenario dalla sua fondazione, ha celebrato la sua storia con degustazioni e seminari. Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino si è presentato con una imponente collettiva di 110 cantine, confermandosi una delle denominazioni più prestigiose d’Italia. Da segnalare anche la partecipazione del Consorzio del vino Orcia, che ha ampliato la sua presenza in fiera, e del Consorzio del vino Montecucco, che ha puntato sui vini rossi e sul Vermentino.

Vinitaly 2024 ha confermato il suo ruolo di evento leader nel panorama vitivinicolo internazionale, capace di unire la tradizione all’innovazione. La crescente attenzione del mercato per i vini dealcolati, il supporto delle istituzioni e la qualità delle produzioni regionali, come quelle toscane, delineano un futuro promettente per il settore. L’evento ha generato un notevole impatto economico creando numerose opportunità di business per le aziende partecipanti: attraverso Vinitaly Plus, la piattaforma di matching tra domanda e offerta gli appuntamenti tra gli operatori sono raddoppiati a circa 20mila.

Il salone si conferma quindi motore di sviluppo per l’intero comparto, contribuendo alla crescita economica e alla valorizzazione del patrimonio enologico italiano. Appuntamento con la 57esima edizione in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile 2025.

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