Toscana: aglione e grano dei testaroli salvati dall’estinzione
L’iscrizione al Repertorio regionale e all’anagrafe dell’agrobiodiversità allunga la vita dei due prodotti tipici toscani
La Regione Toscana ha salvato dall’estinzione due prodotti tipici dell’agricoltura locale, iscrivendoli al Repertorio regionale e all’Anagrafe nazionale dell’agrobiodiversità: parliamo dell’aglione e del grano 23.
Se il primo è molto conosciuto perché utilizzato come condimento per i sughi, non tutti sanno che il grano 23 è la varietà di frumento utilizzata per la produzione di alcuni prodotti tipici in Toscana, su tutti i testaroli della Lunigiana.
Entrambi i prodotti erano a rischio estinzione, nonostante il lavoro di pochi ma lungimiranti agricoltori toscani – in Val di Chiana per l’aglione, nel Comuni di Pontremoli, Filattiera e Fivizzano per quanto riguarda il grano da testaroli, ma grazie al sistema di salvaguardia della biodiversità agricola della Regione Toscana, basato sui “Coltivatori custodi” e sulle “Banche del germoplasma”, oggi questi due straordinari prodotti fanno parte delle 700 varietà di frutta, verdura, cereali, razze animali protette e conservate dalle politiche agricole della Regione.