Tempo Reale Festival 2019 dal tiolo “Borderscape” Z presenta gli eventi di Novembre e Dicembre a Firenze
Il primo appuntamento è con il sound designer Robert Henke conosciuto anche come Monolake per il suo nuovo concept "Dust"
BORDERSCAPE, Z > Firenze, 29/30 novembre, 14 dicembre
Borderscape è un concetto relativamente recente che, situato all’intersezione tra scienze sociali e umane, apre – come evidenzia la riflessione proposta dall’antropologa Chiara Brambilla – a un’esplorazione interdisciplinare e multidimensionale dei confini, candidandosi in maniera dirompente e innovativa ad una definizione attuale […] che possa esprimere la complessità spaziale e concettuale del confine, come spazio non statico ma fluido e fluttuante, costituito e attraversato da una pluralità di corpi, discorsi, pratiche e relazioni che rivelano continue definizioni e ricomposizioni delle divisioni tra dentro e fuori […] Con la sezione Z si conclude l’indagine sull’universo dei confini sonori, anche grazie alla presenza di un personaggio di primo piano dell’elettronica mainstream europea (Robert Henke) e di un originalissimo ensemble austriaco con cui si è impostato per il concerto un rapporto di collaborazione nel campo della musica mista. Infine, la seconda partecipazione al progetto Strings City del Comune di Firenze è l’occasione sia per presentare quattro percorsi di ricerca di liuteria elettronica recente sia per omaggiare una grande compositrice americana, Pauline Oliveros, troppo poco eseguita nel nostro paese.
ROBERT HENKE | DUST
TEMPO REALE FESTIVAL 2019 – suoni e musica di ricerca
BORDERSCAPE, Z
29 novembre – Palazzina Reale SMN, ore 21.30
► ROBERT HENKE | DUST
Regia del suono Robert Henke
Robert Henke, per la prima volta a Firenze, presenta il suo ultimo album Dust, una serie di sample loop basati su registrazioni in esterno effettuate nel corso degli anni, che offrono al pubblico un insieme di immagini evocative, eterne e oniriche. Robert Henke è un compositore, artista visivo e sviluppatore conosciuto principalmente per i suoi contributi alla musica elettronica contemporanea. É co-creatore del software musicale Ableton Live, che fin dalla sua progettazione nel 1999 è divenuto lo strumento standard per la produzione di musica elettronica dal vivo ridefinendo completamente la pratica esecutiva di questa disciplina.
Ingresso: € 10, ridotto € 5 (soci Arci e Carta dello Studente)
Palazzina Reale, Santa Maria Novella piazza della Stazione 50, Firenze
festival@temporeale.it, tel. 055717270
foto © Michael Breyer
30 novembre – Palazzina Reale SMN, ore 18.30
► RESIDENZE KATE | OPEN LAB
Presentazioni a cura di artisti sonori residenti
1. Giovanni Lami
Nastro magnetico e dispositivi digitali
2. Riccardo La Foresta
Drummophone, grancasse
I due artisti, tra i maggiori esponenti italiani di una nuova generazione di sperimentatori del suono, presenteranno in concerto il lavoro sviluppato nel periodo trascorso in residenza a Tempo Reale. Lami ha condotto un lavoro di trascrizione grafica – per mezzo di mobile app utilizzate in modo anomalo e successivamente elaborate digitalmente – a partire da lavori performativi parzialmente improvvisati in diversi ambienti della sede del centro, realizzati con dispositivi a nastro (walkman) in movimento nello spazio, ma avendo un punto di ripresa /ascolto fisso (registratore a bobina). La Foresta mostrerà la più recente evoluzione del suo strumento autocostruito: generando risonanze e vibrazioni su due grancasse mediante l’uso di compressori che spingono l’aria sulle pelli, il Drummophone permette la costruzione di un’architettura di suoni psicoacustici in collisione nello spazio, in antitesi con il concetto di percussione.
14 dicembre – Istituto Geografico Militare, ore 17.30, 18.30
► STRINGS CITY | FUTURE
Tempo Reale Electroacoustic Ensemble
Davide Baldazzi, Massimiliano Cerioni, Federico Pipia, Leonardo Rubboli, strumenti estesi
Simone Faraci, coordinamento musicale
Pauline Oliveros, Ear Rings per quattro esecutori (1995)
Dopo il progetto dello scorso anno dedicato alla chitarra elettrica, Tempo Reale volge il suo sguardo alla sperimentazione più avanza- ta nel mondo degli strumenti a corda, evidenziando un piccolo spaccato sull’utilizzo nuovo e anticonvenzionale di uno dei produttori di suono più antichi e diffusi dell’universo musicale. Quattro musicisti, con altrettanti strumenti autocostruiti basati fisicamente su corde di vario tipo, interpretano una partitura della compositrice americana Pauline Oliveros. La Oliveros (1932 – 2016) è stata uno dei personaggi più significativi ed influenti della musica americana dal dopoguerra ai nostri giorni: il suo Ear Rings è una partitura che ingloba molti dei suoi concetti rivoluzionari, integrando struttura, improvvisazione, ricerca timbrica e concentrazione uditiva.
Progetto realizzato nell’ambito di STRINGS CITY 2019
In collaborazione con Istituto Geografico Militare di Firenze