Tecnologie e innovazioni che stanno cambiando il modo di produrre energia

La richiesta di elettricità, oggi sempre più in aumento, e la necessità di ridurre le emissioni che hanno un ruolo notevole nel cambiamento climatico hanno spinto enti governativi, industrie e cittadini verso soluzioni energetiche più pulite e performanti.

Tetti rivestiti di pannelli solari e reti digitali che bilanciano in tempo reale il carico: sono solo alcuni degli elementi che rappresentano una trasformazione in atto, un cambio di paradigma che interessa produzione, distribuzione e consumo. Di conseguenza, investire in impianti ad alta efficienza è sicuramente una scelta ambientale, ma allo stesso tempo implica la messa in atto di una strategia capace di contenere i costi di esercizio e di aumentare il valore degli immobili e delle infrastrutture.

Verso un nuovo modo di intendere l’energia

Istituzioni e aziende si affidano a progetti di sostenibilità ambientale ed energetica per accelerare la diffusione di soluzioni a basse emissioni. L’obiettivo consiste nel rendere autosufficienti edifici, distretti industriali e comunità locali, integrando fonti rinnovabili diverse con sistemi di accumulo, reti intelligenti e meccanismi di gestione della domanda.

È una strategia di lungo periodo che si basa su incentivi, regolamenti semplificati e un mercato dell’energia sempre più concorrenziale.

L’efficienza e l’accessibilità degli impianti fotovoltaici

Il fotovoltaico si è evoluto in pochi anni da tecnologia di nicchia a pilastro della produzione elettrica distribuita. Tramite moduli a film sottile, celle bifacciali e strutture a orientamento variabile, si può incrementare la resa, convertendo una quota crescente della radiazione solare in corrente continua.

La progressiva riduzione dei costi di produzione dei pannelli e i meccanismi di autoconsumo e scambio sul posto rendono l’investimento conveniente per famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche. Inoltre, esistono sistemi di monitoraggio avanzato che individuano in tempo utile eventuali perdite di rendimento, per assicurare risultati stabili nel corso del tempo.

Cogenerazione: doppio rendimento da una sola fonte

La cogenerazione combina la produzione simultanea di elettricità e calore, sfruttando in modo esteso l’energia primaria contenuta nel combustibile. Per raggiungere questo risultato, si impiegano impianti a turbogas, motori endotermici e microturbine a vapore che forniscono energia elettrica mentre recuperano il calore di scarto per il teleriscaldamento o per processi industriali.

Nei contesti manifatturieri, ad esempio, questa tecnologia riduce il fabbisogno di combustibili fossili tradizionali e limita le perdite, per risparmi immediati sui bilanci energetici.

Energia del vento: le potenzialità degli impianti eolici

Nelle coste battute dalle correnti aeree e nelle dorsali montuose, torri alte oltre 150 metri sorreggono rotori in grado di produrre megawatt in modo continuo. Le pale di nuova generazione sono realizzate con materiali compositi ultraleggeri e ruotano a velocità inferiori, tagliando l’emissione acustica e aumentando la compatibilità con il territorio in cui si trovano.

Nei parchi offshore galleggianti, inoltre, si installano aerogeneratori su fondali profondi, che rendono più ampio il potenziale senza interferire con la navigazione costiera.

Centrali idroelettriche: dall’acqua alla corrente

Fin dall’inizio del secolo scorso, l’energia idraulica rappresenta un caposaldo dell’approvvigionamento elettrico. Oggi, stazioni apposite immagazzinano energia in eccesso nelle ore a bassa richiesta, per restituirla durante i picchi serali.

Le turbine di ultima generazione raggiungono rendimenti molto elevati, mentre piccoli impianti fluviali a basso salto valorizzano corsi d’acqua minori senza bisogno di grandi dighe, rendendo minimo l’impatto sui paesaggi.

Solare termico: calore diretto dal sole

Specifici collettori catturano la radiazione solare per riscaldare acqua a uso sanitario o per alimentare reti di teleriscaldamento urbano. Nei processi industriali a temperatura medio-bassa, il solare termico copre una quota significativa del fabbisogno di calore, limitando l’impiego di combustibili fossili.

Inoltre, esistono sistemi che generano vapore ad alta temperatura, utile alla produzione di elettricità o ad applicazioni di processo avanzate.

Geotermia: il calore nascosto sotto i nostri piedi

Le risorse geotermiche, presenti sia in aree vulcaniche sia in contesti sedimentari, costituiscono una fonte continua di energia termica. Grazie all’uso di sonde geotermiche verticali, collegate a pompe di calore, si possono climatizzare abitazioni e uffici con consumi elettrici ridotti.

Dove il gradiente termico è più elevato, impianti a ciclo binario trasformano direttamente il vapore sotterraneo in elettricità, fornendo una base stabile che bilancia l’intermittenza di vento e fotovoltaico.

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